La vita a volte ti mette davanti a situazione estreme. Situazioni in cui è difficile mantenere viva la speranza. Difficile, ma non impossibile. E l’ottimismo, in realtà, il più delle volte paga, come dimostra il novantunenne Ezell Holley.
Ce lo insegna la storia di Ezell Holley, novantunenne texano che non ha perso mai la voglia di sorridere. Neppure quando la sua casa è stata devastata dagli uragani che hanno colpito il Texas. Vedere il frutto dei sacrifici di una vita cedere il passo alla potenza della natura, infatti, non è semplice. Ritrovarsi “sfollato”, da un giorno all’altro, lo è ancora di meno.
Ma Ezell ha mantenuto intatto il suo spiccato ottimismo. Ha cercato di vedere i lati positivo e così l’albergo economico in cui si è trovato ad alloggiare, per lui è diventato un lussuoso “Waldorf Astoria”. Ha ribattezzato così la stanza dove è stato costretto a vivere per lunghe settimane. Ed anche tutte le mancanze, se prese con il sorriso, sono sembrate meno forti.
A raccontare di lui è stata la nipote Alex, che lavora in tv: è la co-conduttrice di Good Day Philadelphia su Fox29. Nel corso delle settimane, più volte, ha fornito aggiornamenti sulla situazione del nonno, nel corso del notiziario o attraverso i social media. Lo ha fatto per senso del dovere, ma mai avrebbe pensato che il suo appello arrivasse così lontano.
Un regalo inaspettato per Ezell Holley
Alex e suo nonno Ezell, infatti, sono stati invitati dalla catena internazionale Hilton ad una vacanza romana. E ad ospitarli è stato proprio il lussuoso “Waldorf Astoria Roma Cavalieri”. Una villeggiatura all inclusive, viaggio aereo compreso.
Il sogno diventa realtà ed ecco che nonno e nipote, a settembre, sono volati nella città eterna per un soggiorno indimenticabile.
Non era la prima volta in Italia per Ezell Holley: ex militare Usa, aveva già visitato Roma molti anni prima mentre era di stanza in Germania. A dicembre, poi, questo pimpante signore compirà 92 anni e non ci pensa proprio a riporre il passaporto. Vuole continuare a viaggiare e a scoprire il mondo. La prossima meta? Forse l’Africa.
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