Si è tenuta alla Camera di Commercio di Roma la presentazione del volume “Età anziana: tempo di diritti e responsabilità” realizzato da 50&Più e Fondazione Leonardo ed edito da Il Mulino. Presenti Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali; Carlo Sangalli, Presidente dell’Associazione 50&Più; Marco Trabucchi, Presidente della Fondazione Leonardo; Pierluigi Ascani, Presidente di Format Research, ed Emilia Romano, Direttore Generale di HelpAge Italia.
«Quella che presentiamo oggi è un’opera che segue le due precedenti frutto della collaborazione di 50&Più e Fondazione Leonardo. Un file rouge lega queste tre opere: la necessità di prefigurare scenari futuri a partire da un’attenta analisi del presente», ha affermato Anna Maria Melloni, Vicedirettrice generale di 50&Più e Direttrice dell’area politiche e attività associative di 50&Più, che ha moderato l’incontro.
Il benvenuto del Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti
A dare il benvenuto ai presenti nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti. «Di solito noi utilizziamo questa Camera per parlare di economia, ma grazie a voi oggi parleremo di diritti. Il tema da affrontare è più interessante di quanto appare», ha commentato Tagliavanti. «Per la prima volta l’umanità si trova di fronte a un fatto nuovo: abbiamo una generazione di persone attive che non lavorano più, ma sono la parte viva della nostra società. Dobbiamo creare intorno a questa nuove risorse delle condizioni che tengano conto della loro forza».
Carlo Sangalli: «Con l’approvazione del Disegno di Legge delega, il volume risulta ancora più attuale»
All’incontro hanno preso parte Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali; Pierluigi Ascani, Presidente di Format Research; Emilia Romano, Direttrice generale di HelpAge Italia; Marco Trabucchi, Presidente della Fondazione Leonardo e Carlo Sangalli, Presidente nazionale dell’Associazione 50&Più. «In questi giorni è stato approvato il Disegno di Legge delega in favore della popolazione anziana e delle condizioni di non autosufficienza», ha commentato il Presidente di 50&Più. «Una serie di passaggi politici che guardano alla promozione delle condizioni di vita, di cura e assistenza dei senior e delle loro famiglie e che rendono il nostro libro ancora più attuale».
E ha aggiunto: «Il Disegno di Legge pone alla base il valore umano e sociale della persona, la promozione delle attività di partecipazione e di solidarietà, la valorizzazione delle attività culturali, l’associazionismo, il benessere di caregiver e famiglie, con l’obiettivo di garantire un’assistenza che sappia riconoscere tutti i bisogni e al tempo stesso contrasti la solitudine e la deprivazione relazionale delle persone anziane. Si tratta di impegni che 50&Più porta avanti con determinazione da quasi cinquant’anni».
Presente anche il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci
All’evento ha partecipato anche il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, che ha duramente lavorato al Disegno di Legge delega originato dall’apposita Commissione costituita nella precedente legislatura dall’allora Ministro Speranza e presieduta da Monsignor Vincenzo Paglia. Il suo intervento, infatti, oltre ad approfondire il tema dei diritti in tutte le fasi della vita, ha toccato l’importanza di “fare buona politica” collaborando con tutte le parti politiche. «L’approvazione di questo Disegno di Legge delega è un successo di tutti, della maggioranza e dell’opposizione, della società intera. In un tempo in cui la politica è fatta di contrapposizioni e di toni alti, dobbiamo ritrovare il senso di “fare politica” che è quello di occuparsi di tutti. La buona politica è quella che ha come ambizione il costruire un’Italia migliore, un mondo migliore, un posto dove le persone possano stare meglio.»
Pierluigi Ascani e i dati dell’indagine “I diritti degli anziani”
Il rispetto dei diritti, la partecipazione e l’inclusione alla vita pubblica, il reddito, la salute e l’autodeterminazione, infatti, sono i temi al centro dell’opera e dell’indagine “I diritti degli anziani” condotta in collaborazione con l’Istituto di ricerca Format Research. «L’indagine ha analizzato il livello di conoscenza dei senior in merito ai propri diritti, facendo emergere ciò che percepiscono», ha affermato Pierluigi Ascani, Presidente di Format Research. «Poco meno di un terzo degli italiani over 64 ritiene che i diritti dei cittadini vengano rispettati in misura significativa».
Tra i dati più rilevanti, infatti, spicca come soltanto il 32,3% del campione di riferimento ritiene che in Italia i diritti vengano rispettati: pensionati, disabili, donne, non autosufficienti e persone affette da patologie e giovani sono – in questo ordine – le categorie più svantaggiate. Emerge, inoltre, la consapevolezza che le persone anziane hanno dei loro doveri. Tra questi quello di tenersi informati (affermato dal 74,9% del campione), fare prevenzione (71,5%) e partecipare alla vita pubblica e sociale (65%), elencati tra gli obblighi maggiormente percepiti.
Emilia Romano e il contributo di HelpAge al tema dei diritti degli anziani
«HelpAge è un’organizzazione con 171 membri in 90 Paesi che collaborano per creare un mondo più giusto, dove le persone anziane possano vivere una vita sicura, sana e dignitosa e i loro diritti siano garantiti sempre e ovunque», ha spiegato Emilia Romano. «Vogliamo un mondo in cui l’ageismo – la discriminazione basata sull’età – sia totalmente vietata dalla legge ed eliminata nella pratica». Un obiettivo ambizioso che auspica la creazione a livello internazionale di uno strumento specifico e vincolante in merito ai diritti delle persone anziane e una serie di leggi che tutelino i senior da ogni forma di discriminazione a livello nazionale.
Le parole di Marco Trabucchi: «“Età anziana: tempo di diritti e responsabilità” è un libro che guarda al futuro»
«Il libro potrebbe avere questo slogan: “Il futuro non si costruisce da solo”», ha esordito Marco Trabucchi, Presidente di Fondazione Leonardo. «50&Più può davvero contribuire a costruire un futuro per l’anziano che sia il migliore possibile e ci si deve sentire orgogliosi di rappresentare una mediazione tra gli eventi e la realtà umana. C’è bisogno, oggi, di qualcuno che aiuti la popolazione anziana a capire la realtà e a capire le scelte che si possono compiere».
In quest’ottica di valorizzazione dell’operato di realtà come Fondazione e 50&Più, Trabucchi sottolinea: «L’obiettivo è il riconoscimento delle capacità individuali dei senior, l’assistenza nei casi di scarsa o nulla autonomia e un maggiore sostegno alle famiglie che si occupano di cura e assistenza per garantirne la tutela ed evitare l’effetto burnout. Anche la partecipazione a tavoli internazionali, attraverso gli organi governativi e quelli delle associazioni degli over 65, per valutare nuove esperienze e buone pratiche e per combattere ogni forma di discriminazione. E, infine, non si deve dimenticare il ruolo fondamentale del no profit, considerando la vocazione e l’esperienza del Terzo Settore».
L’opinione degli autori in sala
In sala anche uno degli autori del volume “Età anziana: tempo di diritti e responsabilità” , Claudio Falasca, direttore dell’associazione “Abitare e Anziani” e coordinatore dell’ufficio studi di Auser. Il suo capitolo tratta, in particolare, dell’importanza della partecipazione e della comunità per i senior. «Ritengo che gli anziani possano dare un contributo straordinario alla comunità, purtroppo però non è un aspetto che emerge con sufficiente chiarezza. All’interno del mio scritto, infatti, ciò che emerge chiaramente è la necessità di trovare un modo per valorizzare questo contributo. Quindi lontani da logiche economiciste, ma orientati a una visione sociale che porti gli anziani a sentirsi pienamente parte della comunità di cui fanno parte. Attualmente questo non avviene, ma associazioni come le nostre sono impegnate nel cercare di creare spazi e dei percorsi. Eppure, non sempre riusciamo a raggiungere tutti e questo deve essere il nostro obiettivo: trovare una strada che “tocchi” tutti».
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