“Età anziana: tempo di diritti e responsabilità”
Il lavoro dell’Associazione 50&Più e Fondazione Leonardo, in collaborazione con Format Research, indaga la condizione delle persone anziane, i diritti negati e quelli da tutelare
Roma 23 marzo – Il rispetto dei diritti delle persone anziane, la partecipazione e l’inclusione alla vita pubblica, il reddito, la salute e l’autodeterminazione. Sono questi i temi al centro dell’opera ‘Età anziana: tempo di diritti e responsabilità’ realizzata da Associazione 50&Più e Fondazione Leonardo. All’interno del volume – edito il Mulino – anche i dati dell’indagine ‘I diritti degli anziani’ condotta in collaborazione con l’Istituto di ricerca Format Research e basata su un campione rappresentativo di over 64. L’evento di presentazione del volume si è svolto mercoledì 23 marzo, presso la Camera di Commercio di Roma. Hanno partecipato: Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Carlo Sangalli, presidente dell’Associazione 50&Più, Marco Trabucchi, presidente della Fondazione Leonardo, Pierluigi Ascani, presidente di Format Research, Emilia Romano direttore generale di HelpAge Italia. A condurre i lavori Anna Maria Melloni, vicedirettrice generale di 50&Più e direttrice dell’area politiche e attività associative di 50&Più.
I diritti degli anziani: dati
Dall’indagine ‘I diritti degli anziani’ emergono aspetti importanti sulla percezione che le persone anziane hanno dei propri diritti: sono loro stesse a denunciare assenze e necessità. Tra i dati più rilevanti, evidenziamo che soltanto il 32,3% del campione di riferimento ritiene che in Italia i diritti vengano rispettati: pensionati, disabili, donne, non autosufficienti e persone affette da patologie e giovani sono – in questo ordine – le categorie più svantaggiate. Emerge, inoltre, che il 90% della popolazione over 65 dedica gran parte del proprio tempo alla famiglia che rappresenta un punto di riferimento fondamentale. Oltre il 95,8% del campione ritiene che sia un diritto delle persone anziane ricevere adeguata protezione in caso di fragilità; l’89,3% ritiene che sia un diritto avere accesso al proprio conto e ai propri fondi economici e il 96% ritiene che sia un diritto poter usufruire dell’assistenza domiciliare. Dall’indagine emerge anche la consapevolezza che le persone anziane hanno dei loro doveri. Tra questi quello di tenersi informati (affermato dal 74,9% del campione), fare prevenzione (71,5%) e partecipare alla vita pubblica e sociale (65%), elencati tra gli obblighi maggiormente percepiti.
Sangalli: “Lavoriamo per intercettare i bisogni dei senior e per garantire il riconoscimento dei loro diritti”
“In questi giorni è stato approvato il Disegno di Legge delega in favore della popolazione anziana e delle condizioni di non autosufficienza. Una serie di passaggi politici, da attuare entro il 31 gennaio 2024, che guardano alla promozione delle condizioni di vita, di cura e assistenza dei senior e delle loro famiglie cercando di soddisfare i loro bisogni sociali, sanitari e sociosanitari con una particolare attenzione a quelli connessi alla condizione di non autosufficienza” ha detto il Presidente della 50&Più Carlo Sangalli. “Si tratta di un Disegno di legge approvato questa settimana dal Parlamento, grazie al coordinamento determinato del viceministro Maria Teresa Bellucci e che trova origine dal lavoro svolto dall’apposita Commissione costituita nella precedente legislatura dall’allora Ministro Speranza e presieduta da Monsignor Vincenzo Paglia. Il disegno di legge pone alla base il valore umano e sociale della persona, la promozione e valorizzazione delle attività di partecipazione e di solidarietà nelle attività culturali, l’associazionismo, il benessere di caregiver e famiglie, con l’obiettivo di garantire un’assistenza che sappia riconoscere tutti i bisogni e al tempo stesso contrasti la solitudine e la deprivazione relazionale delle persone anziane” ha continuato Sangalli. “Si tratta di impegni che 50&Più porta avanti con determinazione da quasi cinquant’anni e in cui continuerà a impegnarsi, incentivando l’empowerment dei suoi associati e favorendo l’acquisizione di una piena e matura consapevolezza nel campo dei diritti della terza e quarta età. Dal nostro osservatorio privilegiato, lavoriamo per intercettare i bisogni in rapida evoluzione dei senior e per questo offriamo fin d’ora la nostra disponibilità e il sostegno per fare in modo che si realizzi nei fatti un vero e pieno riconoscimento dei diritti dei senior” ha concluso il Presidente di 50&Più.
Le istanze di 50&Più e Fondazione Leonardo
“Chiediamo l’introduzione di misure di valorizzazione per la terza e quarta età che tengano conto delle caratteristiche di ciascuno nell’arco di tutto il processo di invecchiamento e che riguardino vari ambiti, dalle attività individuali a quelli sociali” ha detto il Prof. Marco Trabucchi, presidente della Fondazione Leonardo. “Ad esempio, la richiesta di investimenti in spazi pubblici comuni che facilitino l’incontro e la socialità o in servizi di trasporto come i taxi solidali e la possibilità di usufruire del trasporto pubblico gratuitamente. Chiediamo, inoltre, di investire in un’edilizia pubblica e privata che migliori le strutture e gli ambienti abitativi, ricreativi e di servizio per facilitare il mantenimento di una vita attiva tramite l’abbattimento delle barriere architettoniche o la possibilità per gli over 65 che vogliono vivere in cohousing con finanziamenti a fondo perduto nel recupero e nella ristrutturazione di immobili in disuso” ha aggiunto. Infine, ha concluso: “L’obiettivo è la valorizzazione delle capacità individuali, l’assistenza nei casi di scarsa o nulla autonomia e un maggiore sostegno alle famiglie che si occupano di cura e assistenza per garantirne la tutela ed evitare l’effetto burnout. Anche la partecipazione a tavoli internazionali, attraverso gli organi governativi e quelli delle associazioni degli over 65, per valutare nuove esperienze e buone pratiche e per combattere ogni forma di discriminazione. E, infine, che non si dimentichi il ruolo fondamentale del no profit, considerando la vocazione e l’esperienza in materia del Terzo Settore”.
Alla realizzazione del volume hanno partecipato, tra gli altri: Pietro Checcucci (dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche pubbliche INAPP), Giovanni Lamura, Davide Lucantoni e Andrea Principi (dell’INRCA, Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani), Leo Nahon (Associazione italiana psico-geriatria), Cristiano Gori (direttore del Network Non Autosufficienza NNA). E ancora, Antonio Caputo (difensore civico della Regione Piemonte); Marco Musella (direttore della collana ‘Welfare, economia sociale e sviluppo’), Domenico Giani (presidente nazionale della Confederazione delle Misericordie d’Italia), Michela Floris (docente di Economia e gestione delle imprese, Università degli Studi di Cagliari), Claudio Falasca (direttore dell’associazione ‘Abitare e Anziani’, coordinatore dell’ufficio studi di Auser), Marijke De Pauw (HelpAge International).
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