L’estate 2022 è alle porte: nei prossimi mesi si muoveranno circa 26 milioni di italiani per le vacanze. A dirlo è l’indagine di mercato realizzata da SWG nell’ambito di “Radar. Niente sarà più come prima”. Dalle pagine del rapporto emergono, inoltre, altre due tematiche relative a case ed eredità e responsabilità sociale d’impresa.
Le mete preferite per l’estate 2022
Su 26 milioni di italiani che andranno in vacanza per l’estate 2022, 15 milioni scelgono il mare, seguono le città d’arte, e i borghi di montagna immersi nella natura. A fare da leva nella scelta della destinazione è la capacità di spesa del singolo. Come si legge dalle pagine del rapporto redatto da SWG, società che progetta e realizza ricerche di mercato, Confturismo e Confcommercio, la dimensione economica è centrale nella programmazione.
Più che l’estate dei luoghi sarà l’estate delle esperienze. Riguardo alla fase di pianificazione, però, si trascura un po’ la programmazione nel dettaglio. 4 italiani su 5, infatti, specificano solamente che hanno intenzione di viaggiare in Italia durante il periodo estivo. E solo il 41% dei vacanzieri ha già programmato il proprio soggiorno. Nella top ten delle mete scelte troviamo la Puglia al primo posto, seguono Sicilia, Sardegna e Toscana. E ancora Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria e Trentino Alto-Adige.
Solo il 20% degli italiani pensa di acquistare una casa una nei prossimi due anni
Il secondo tema affrontato è quello relativo a case ed eredità. Dal rapporto risulta che circa l’80% degli intervistati abita in una casa di proprietà, la maggior parte di essi sono over55. Eppure un italiano su cinque vive in affitto per necessità più che per scelta di vita. Oltretutto, il 51% degli intervistati non ha ricevuto e non riceverà una casa in affitto.
A beneficiarne, infatti, è solo il 29%. In questo filone si inserisce anche la percentuale minima di coloro che utilizzano come abitazione principale la casa ereditata. Un terzo degli intervistati pensa che acquisterà un’abitazione nei prossimi anni, ma nella metà dei casi come investimento. Solo il 20% pensa di acquistare una casa nei prossimi due anni.
Che cos’è il concetto di responsabilità sociale di impresa?
“Che cos’è il concetto di responsabilità sociale di impresa?”. Questa è l’ultima domanda contenuta nel questionario somministrato agli intervistati durante l’indagine di mercato. Solo il 7% di essi sa di cosa si tratti, le restanti percentuali ne hanno sentito parlare ma ne conoscono vagamente il significato. Altri, invece, credono di averne sentito parlare e il 45% non ne ha mai sentito parlare.
Dalle pagine del rapporto, si legge: “I consumatori riconoscono in parte alle imprese gli sforzi per innovare e offrire prodotti sicuri, mentre le ritengono carenti sul tema occupazione”. Del campione, soltanto 3 cittadini su 10 sostengono che la responsabilità sociale di impresa non sia una scelta di comodo, ma i giovani mostrano di crederci di più. Ad ogni modo aumenta il numero di coloro che sono disposti a pagare di più un bene che viene prodotto da aziende impegnate nel sociale. Già, la percentuale si attesta sul 43 a dispetto del 57%.
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