L’Emilia-Romagna sta lavorando per introdurre la figura de Garante dei Diritti delle Persone anziane. Si andrebbe così ad aggiungere nello scacchiere delle regioni che già lo hanno fatto, ovvero Lombardia e Sicilia.
Introdurre in Emilia-Romagna la figura del Garante regionale dei Diritti delle Persone Anziane. A questo si lavora nella Regione guidata da Michele de Pascale avviando l’iter per l’approvazione di un progetto di legge che ne definisca le funzioni e l’organizzazione.
L’impegno se lo sono preso i consiglieri di Forza Italia, Pietro Vignali e Valentina Castaldini, che inoltrato la richiesta alla giunta attraverso una risoluzione. “I cittadini anziani sono una componente fondamentale della società, dell’economia e della cultura del nostro Paese – hanno affermano i due consiglieri – ed è per questo che dobbiamo garantire la piena tutela dei diritti che sono loro costituzionalmente riconosciuti”.
Dalla Carta europea all’Oms, le basi per la tutela dei diritti degli anziani
Nel documento vengono richiamati non solo i principi costituzionali, ma anche quelli comunitari. Come la “Carta europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane bisognose di cure e assistenza a lungo termine”. Quest’ultima ha, fra i suoi obiettivi, proprio quello di “facilitare l’accesso delle persone anziane ai loro diritti fondamentali” e “accrescere la consapevolezza dei diritti di un sempre maggior numero di persone che ricevono cure a lungo termine nonché di incoraggiare le migliori pratiche negli Stati membri”.
“Già alla fine degli Anni ’90 – ricordano Vignali e Castaldini – l’OMS aveva invitato gli Stati a un cambiamento di paradigma sul trattamento degli anziani, spingendo verso un concetto positivo dell’invecchiamento e definendo l’invecchiamento sano e attivo come un processo che permette agli individui di realizzare il proprio potenziale per il benessere fisico, sociale e mentale”.
Emilia-Romagna: ‘Garante regionale sia un passo avanti per i diritti delle persone anziane’
Dal punto di vista della tutela dei cittadini in situazioni di svantaggio, come appunto gli anziani, “le esperienze più qualificanti e decisive sono quelle sorte spontaneamente dalle associazioni del terzo settore”, hanno evidenziato i consiglieri. La loro richiesta è fare un passo in avanti però definendo un “indice dei diritti delle persone anziane” che consenta il monitoraggio e la valutazione delle politiche attuate e i risultati conseguiti.
Sono diritti che si esplicano nella parità di accesso ai servizi di assistenza, nella capacità giuridica e decisionale, nell’assenza di abusi e maltrattamenti, nella libertà di movimento, nella garanzia della privacy, nel mantenimento dei legami familiari, nell’inclusione sociale, nell’accesso alle cure, in adeguati standard di vita e, non meno importante, nella garanzia di accesso a procedure di reclamo ad autorità indipendenti in caso di violazione dei diritti subiti da persone anziane.
Tutti motivi che sono alla base della risoluzione con la quale si rimarca come “l’istituzione del Garante per i diritti delle persone anziane si ponga come un necessario passo in avanti nell’effettiva tutela di tale importante categoria di cittadini, dando al contempo concreta attuazione ai principi costituzionali e comunitari”.
Chi ha un Garante Regionale oggi in Italia e chi no
Attualmente, solo la Sicilia e la Lombardia hanno istituito la figura del Garante della persona anziana a livello regionale. Nel Lazio, dove è già presente una Legge sull’Invecchiamento Attivo, l’istituzione di un garante regionale per gli anziani è oggetto di discussioni e proposte politiche. Situazioni simili si riscontrano anche in altre regioni:
- Piemonte: è in discussione l’opportunità di istituire il garante.
- Sardegna: ci sono approfondimenti sul tema tra forze politiche e società civile.
- Basilicata: è stata presentata una bozza di legge regionale.
- Valle d’Aosta: c’è una proposta di legge sull’Invecchiamento Attivo e sul garante degli anziani.
- Calabria: c’è la richiesta di attivare la figura del “Garante degli Anziani”.
- Puglia: lavora ad una legge per la tutela degli over 65 con istituzione di un Garante regionale.
- Liguria: anche qui c’è una proposta di legge sul tema.
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