Andatura spedita, nessuna incertezza, niente affanno, equilibrio perfetto. È l’obiettivo della maggior parte delle persone che invecchiano: nessuno (tranne poche eccezioni) punta a correre una maratona, ma tutti una volta superati i 50 vorrebbero poter continuare a camminare senza difficoltà nei decenni a venire. Come riuscirci? Qual è il tipo di esercizio più indicato? Sembrerà strano, ma per avere un buon passo l’allenamento ideale è pedalare.
Così la pensano gli autori di uno studio recentemente pubblicato sul Journal of Aging and Physical Activity che, dati alla mano, hanno contestato quello che sembrava suggerire il buon senso.
Camminare non basta
Finora si è dato per scontato che l’attività fisica più efficace per mantenere una buona camminata nella fase della vecchiaia fosse proprio camminare. Non è così. È la bicicletta, curiosamente, ad assicurare un passo svelto e preciso: chi si allena sulle due ruote cammina meglio di chi si allena camminando.
Un gruppo di ricercatori della Humboldt State University in California e della University of Colorado ha messo a confronto le andature dei camminatori e dei ciclisti utilizzando come parametro per la valutazione della camminata la cosiddetta “efficienza”, ossia la quantità di ossigeno consumata nell’attività fisica. Va forse precisato che una persona allenata consuma meno ossigeno di una non allenata.
Come è difficile restare al passo
C’è chi comincia presto e a 10 mesi già sgambetta fiero della postura eretta appena conquistata. Ma nella maggior parte dei casi i primi passi coincidono con il primo compleanno. Qualcuno, infine, se la prende comoda e si concede qualche mese in più di quadrupedia. Ma tutti gli esseri umani cominciano a camminare nei primi anni di vita e danno per scontato di poter continuare a farlo sino alla fine dei loro giorni. In realtà, invecchiando, la camminata diventa meno efficiente: una persona anziana utilizza più ossigeno per passeggiare di una più giovane e, di conseguenza, si stanca prima. A quel punto c’è il rischio che scatti un deleterio circolo vizioso: fare quattro passi diventa faticoso e quindi si sceglie di rinunciare preferendo restare seduti e compromettendo così la salute delle ossa.
La soluzione più logica è quella di evitare in tempo di arrivare al punto di stancarsi camminando, ossia prevenire il declino fisico che rende una banale passeggiata un’impresa da eroi. Come fare? È noto da tempo che l’esercizio fisico è l’arma più efficace per mantenere in forma i muscoli. Ma quel è l’attività più indicata per assicurarsi un’andatura spedita anche in età avanzata?
La bici alla prova del tapis roulant
Per continuare a “stare al passo”, l’esercizio più utile è pedalare. E la spiegazione è semplice: pedalando si potenziano maggiormente i muscoli delle gambe rispetto a una camminata e inoltre “ci si fa il fiato”. A parità di tempo dedicato all’allenamento, la bicicletta aumenta di più la massa muscolare e la capacità respiratoria rispetto a una camminata, anche se è a passo svelto.
È questo il risultato di un esperimento che ha messo a confronto ciclisti e camminatori. Tutti si sono dedicati alla loro attività con la stessa frequenza per un determinato periodo di tempo. I ricercatori hanno poi calcolato l’efficienza della camminata dei partecipanti sul tapis roulant a una velocità di 5/6 chilometri all’ora. Ebbene, i ciclisti consumavano molto meno ossigeno dei camminatori. La loro camminata era del 17% più efficiente.
Chiunque voglia mantenersi in forma, non abbia problemi di salute particolari da dover richiedere un consulto medico e non voglia perdere tempo procedendo per tentativi ed errori nella ricerca dell’attività ideale, potrebbe seguire il consiglio degli autori dello studio: prendere una bici e pedalare. Anche la cyclette va bene. Basta che i pedali non girino a vuoto. Un po’ di sforzo ci vuole. D’altronde «No pain no gain!», come dicono gli inglesi: niente sacrificio, niente guadagno!
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