I cittadini italiani dovranno assegnare 76 seggi (su 720) riservati all’Italia. Si votano liste di partiti nazionali col sistema proporzionale
A partire dal 1979, ogni cinque anni i cittadini dell’Unione Europea sono chiamati ad eleggere i membri del Parlamento Europeo. Il loro numero, superiore a 700, viene determinato con precisione prima di ogni tornata elettorale.
Il sistema proporzionale del Parlamento Europeo
Tra il 6 e il 9 giugno 2024 circa 450 milioni di cittadini europei potranno recarsi alle urne per eleggere 720 deputati, divisi tra i ventisette Paesi membri dell’Unione in base alla popolazione ma secondo un criterio di proporzionalità decrescente. Ciò significa che nei Paesi più popolosi ciascun deputato rappresenta un numero di cittadini maggiore che nei Paesi meno popolosi. I Paesi che eleggono più deputati sono la Germania (96), la Francia (81), l’Italia (76), la Spagna (61) e la Polonia (53).
Le circoscrizioni italiane
Le regole dell’Unione prevedono che l’elezione avvenga a suffragio universale diretto con l’utilizzazione di un sistema proporzionale, che ciascuno Stato declina secondo le proprie specificità ed esigenze. In Italia il sistema, sancito dalla legge numero 18 del gennaio 1979 e dalle successive integrazioni, si fonda su cinque circoscrizioni. Nord-Est (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Nord-Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria), Centro (Toscana, Lazio, Marche, Umbria) Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia) e Isole (Sicilia e Sardegna). In ogni circoscrizione è attribuito un numero di seggi commisurato alla popolazione: 20 nel Nord-Ovest, 15 nel Nord-Est, 15 nel Centro, 18 nel Sud e 8 nelle Isole.
Le liste
Concorrono i partiti nazionali, da soli o in coalizione, ciascuno presentando una lista. Votando per una lista, gli elettori possono esprimere al suo interno fino a tre preferenze (in caso di preferenze multiple, queste devono essere assegnate a candidati di genere diverso). La classifica dei partiti viene stilata a livello nazionale: in ogni circoscrizione i seggi sono ripartiti secondo la classifica nazionale. All’interno di ogni lista di partito, poi, i seggi saranno concretamente assegnati alla persona che ha riportato più voti individuali.
La soglia di sbarramento
In Italia esiste una soglia di sbarramento del 4% per essere ammessi alla ripartizione dei seggi. I partiti con una percentuale di voti inferiore a questa soglia sono esclusi dalla ripartizione. L’elettorato attivo può essere esercitato da tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni di età e dai cittadini di altri Paesi dell’UE residenti in Italia che abbiano fatto richiesta di iscrizione nelle liste elettorali del comune di residenza entro tre mesi dallo svolgimento delle elezioni. L’elettorato passivo può essere esercitato da cittadini (italiani o di altri Paesi UE, a certe condizioni) che abbiano compiuto 25 anni di età.
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