Quota 100, alla fine, qualche effetto lo ha fatto sentire, almeno sulle pensioni dei dipendenti statali nel 2019.
Qualcuno ha deciso di non farsi scappare l’opportunità e ha lasciato il lavoro a 62 anni di età (e 38 di contributi). Così come stabilito dalla norma voluta dal primo governo Conte. L’Inps ha fatto sapere che nel 2019 le uscite anticipate nel pubblico sono aumentate del 10,3%. In numeri vuol dire che ben 165.327 dipendenti hanno lasciato la carriera lavorativa nel settore statale e negli enti locali. Erano stati 149.905 nel 2018.
Per oltre la metà di loro, il 58% per l’esattezza, si è trattato di pensioni di anzianità/anticipate: Quota 100 per l’appunto. In questo modo, la loro uscita ha impegnato il 66% dell’importo totale erogato per le nuove pensioni, ovvero 2 miliardi e 938 milioni di euro.
Sono state invece solo il 14% le pensioni di vecchiaia, cioè quelle oltre i 67 anni di età. Mentre queste hanno assorbito il 16% dell’importo, quelle ai superstiti sono state più numerose – il 24% – ma ne hanno assorbito solo il 14%. Le pensioni di inabilità si sono attestate al 4% sia nel numero che nella cifra.
Pensionati pubblici: quanti sono e quali sono gli importi
A inizio 2020 le pensioni degli ex dipendenti pubblici hanno raggiunto quota 2.990.412. Se paragonate all’anno precedente sono cresciute di un +2,6%. Nel complesso sono costate poco più di 75 miliardi di euro (+4,3% rispetto al 2019).
Tuttavia, si è ridotto di 10 euro al mese l’importo medio mensile (-0,5%), passando da 2.079,71 euro a 2.069,50. In realtà, è meno del 40% della platea a prendere più di 2.000 euro al mese: per essere precisi il 27,1% riceve mensilmente tra i 2.000 e i 2.999,99 euro, mentre per il 9,5% l’importo va dai 3.000 euro mensili lordi in su. Quasi la metà dei pensionati pubblici (il 47,2%) percepisce un assegno tra i 1.000 e 1.999 euro al mese. Il 16,1% è al di sotto dei 1.000 euro.
I pensionati pubblici più ricchi
Sono gli iscritti alla cassa dei sanitari: 4.617 euro al mese è la media dei loro assegni. Corrisponde alla metà circa l’assegno medio dei cosiddetti travet: 2.018,19 euro. Ancora più bassi sono gli assegni degli ex dipendenti degli Enti pubblici: poco più di 1.600 euro.
Un ultimo dato, molto interessante, riguarda la distribuzione geografica degli ex lavoratori del settore pubblico: non si trovano soprattutto al Centro; al contrario la maggior parte delle prestazioni previdenziali è al Nord con il 40,9% del totale nazionale. Segue il 36,2% delle prestazioni erogate al Sud, comprese le Isole. Il Centro Italia produce solo il 22,7% degli ex pensionati pubblici.
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