Il 59% degli italiani non sa nuotare. Rischia, dunque, di essere in pericolo al mare o in piscina. La campagna sociale di Educazione Acquatica per sensibilizzare sui pericoli e informare
“Italiani, popolo di navigatori”… purtroppo, però, non di grandi nuotatori. Secondo un’indagine commissionata a Noto Sondaggi dal campione di apnea Nicola Brischigiaro, Aquatic education e Assopiscine, solo il 41% della popolazione è in grado di muoversi in acqua a stile libero o a rana, per almeno cinquanta metri, respirando correttamente. Per questo è partita all’inizio di luglio e proseguirà fino a tutto agosto l’importante Campagna Nazionale di Educazione Acquatica per sensibilizzare e informare sui pericoli.
Poca dimestichezza con l’acqua
Il questionario sul rapporto con l’acqua è stato sottoposto a cento persone dai 18 anni in su, e i risultati sono stati analizzati anche in base alle diverse fasce di età. Il 46% del campione ammette di non essere nemmeno in grado di stare a galla in acque profonde: la percentuale scende al 40% fra i 18-34 enni, e al 42% fra i 35-54 enni, ma sale al 53% fra gli over 55. Il 66% ha difficoltà a tenere gli occhi aperti sott’acqua, ma si arriva al 70% fra gli over 55 e al 71% fra i giovani.
Sembra un paradosso, in un Paese con oltre 8mila chilometri di coste, attraversato anche da fiumi e laghi, ma l’annegamento – secondo i dati dell’Oms – resta fra le prime cause di mortalità accidentale in età pediatrica. Anche fra gli adulti ogni anno si verificano centinaia di incidenti e morti per annegamento nel nostro Paese.
La campagna di prevenzione
Prevenire incidenti e sensibilizzare la popolazione sui rischi del mare, ma anche di una piscina, diventa fondamentale. Per questo gli stessi soggetti che hanno commissionato il sondaggio hanno deciso di lanciare una campagna di prevenzione ed educazione acquatica che fino al 31 agosto andrà in onda sulle reti Rai, Mediaset e La7 oltre che via radio, e che ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute e della Guardia Costiera.
Attraverso i volti e le voci di alcuni testimonial d’eccezione come lo stesso recordman di apnea Brischigiari, la campionessa di sci Federica Brignone, il calciatore Gianluca Zambrotta, si è deciso di portare l’attenzione sulla sicurezza in acqua, con la collaborazione degli operatori della sicurezza e delle famiglie.
Non sottovalutare la supervisione costante
Secondo l’indagine, oltre 4 milioni di italiani, d’estate, hanno a disposizione l’utilizzo di una piscina o mini-piscina, anche presso la propria abitazione. Per questo la sensibilizzazione ad eventuali pericoli deve passare prima di tutto dalle famiglie, soprattutto per quanto riguarda i bambini, i più a rischio.
Fondamentale, oltre alla supervisione, è l’insegnamento del nuoto, della capacità di galleggiare anche restando fermi e della corretta respirazione in acqua. Sul sito web della campagna “Educazione Acquatica” si possono scaricare le guide “Corso di acquaticità”, “Il decalogo acquatico del bravo genitore” e “Consigli per diversamente abili”.
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