L’ecoturismo è una forma di turismo sostenibile e responsabile, che ha lo scopo di preservare e valorizzare l’ambiente naturale delle località visitate
Lo stesso vale per quello marino, che ambisce ad adottare comportamenti sostenibili per proteggere la biodiversità del mare, combinando insieme il piacere delle vacanze con la responsabilità ambientale.
Le iniziative di ecoturismo marino
Secondo l’ultimo rapporto del Wwf, lo scorso anno sono state organizzate più di 50 pulizie di spiagge e fondali in tutta Italia. Un’opera che ha coinvolto oltre 11 mila volontari per un totale di rifiuti raccolti pari a più di 90 mila kg. Anche altri progetti come EcoeFishent e Ghost Gear puntano a liberare le aree ecologicamente sensibili dagli attrezzi da pesca abbandonati, le cosiddette reti fantasma che continuano a intrappolare animali marini in pericolo e a danneggiare gli habitat.
I comportamenti per proteggere il mare
Chi desidera vivere un’esperienza all’insegna dell’ecoturismo marino, può cominciare ad adottare alcuni comportamenti responsabili per ridurre l’impatto ambientale. Ridurre la plastica è uno di questi, ad esempio scegliendo di portare con sé una borraccia per l’acqua piuttosto che una bottiglietta usa e getta.
Solo nel Mediterraneo, ogni giorno, finiscono 730 tonnellate di rifiuti di plastica e il 95% del totale dei rifiuti galleggianti è rappresentato da materiale plastico che per la metà si deposita sui fondali. Il bacino del Mediterraneo rappresenta la sesta zona di accumulo di rifiuti marini nel mondo, e concentra il 7% delle microplastiche.
Attenzione ai tessuti che si indossano. Meglio prediligere il più possibile quelli naturali alle microfibre, che ogni anno vengono rilasciate negli oceani in una quantità di circa 500 mila tonnellate.
Anche per quanto riguarda le creme solari, è importante scegliere prodotti eco-friendly che non contengano sostanze dannose per il mare.
Evitare shampoo e bagno schiuma nelle docce dei lidi, perché gli scarichi dell’acqua arrivano direttamente in mare e i nostri prodotti per l’igiene della persona contribuiscono a inquinare: sulla spiaggia è meglio un risciacquo veloce solo con acqua.
Se si sceglie una vacanza con il proprio amico a quattro zampe, è bene cercare le spiagge dedicate, sempre più numerose e che offrono servizi appositi, cercando sempre un equilibrio fra il benessere del nostro cane e il rispetto dell’ecosistema marino, ricordandoci di portare con noi il guinzaglio e i sacchetti igienici.
Il volontariato nelle spiagge
Chi vuole fare di più può proporsi come volontario per le attività di pulizia del mare e delle spiagge. In Italia la prima associazione ad organizzarle è stata Marevivo, che ha cominciato nel 1985. Ogni anno anche Wwf e Legambiente se ne occupano con campagne dedicate.
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