Esplode il mercato globale del riciclo di automobili e veicoli commerciali. I ricavi, quadruplicati entro i prossimi anni, al centro dell’incontro ‘Gli Stati generali delle autodemolizioni’ di Monza
Innumerevoli le tendenze del futuro sul riciclo di automobili, grazie a sostenibilità e innovazione. Dall’applicazione del cosiddetto “artificial recycling” all’assunzione di “robo-collegues” avveniristici, fino all’assemblaggio di autovetture e mezzi di trasporto futuristici, sfruttando materiali riciclati e un approccio di economia circolare. Questo è quanto emerso in occasione degli “Stati Generali delle Autodemolizioni”, evento organizzato dalla company made in Italy Ecoeuro presso l’Autodromo di Monza, a cui hanno preso parte esperti e professori universitari.
Riciclo auto: i vantaggi
“La spazzatura è una grande risorsa nel posto sbagliato a cui manca l’immaginazione di qualcuno perché venga riciclata a beneficio di tutti”: con questa citazione il noto mental coach statunitense Mark Victor Hansen definisce un termine che, al giorno d’oggi, risulta più che mai attuale. Riciclare, infatti, secondo una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per conto di Ecoeuro, è un vero e proprio codice che professionisti e aziende di tutte le principali industrie globali sentono la necessità di seguire per salvaguardare il Pianeta in cui vivono e operano quotidianamente. Il settore automotive produce sei milioni di tonnellate di rifiuti.
I pronostici dei prossimi anni
Secondo Spherical Insights, l’asset globale del riciclo di automobili private e veicoli commerciali quadruplicherà i propri ricavi entro i prossimi 8 anni, sfiorando i 300 miliardi di euro (+300% sul 2023) con una crescita media annuale composta del 15%. A livello prettamente geografico, Cina e India domineranno il mercato nel corso del periodo preso in esame, ma la crescita più rilevante si registrerà in Nord America. E l’Europa? Il Vecchio Continente, secondo Eurostat, occupa una posizione di rilievo per numero di veicoli riciclati nel corso dell’ultimo anno con Italia e Polonia in testa alla classifica. Ma ora una domanda sorge spontanea: come si evolverà il settore nel corso dei prossimi anni e quali saranno i trend più sorprendenti che ne caratterizzeranno il futuro?
Indicazioni più precise in merito giungono dagli esperti del settore e, nello specifico, dal Bel Paese che vanta la presenza di aziende lungimiranti come Ecoeuro, organizzazione 100% made in Italy specializzata nella gestione a 360° di tutte le attività legate al fine vita dei veicoli. La company, nel dettaglio, scende quotidianamente in campo con l’obiettivo di promuovere l’evoluzione dell’intera industria, offrendo consulenza strategica, servizi mirati e, allo stesso tempo, facendo cultura attraverso l’organizzazione di eventi in cui vengono coinvolti anche esperti e professori universitari di portata nazionale.
“Le macchine a fine vita sono opportunità da cogliere”
“Il progresso è all’ordine del giorno e sta a noi professionisti accoglierlo per salvaguardare sia la produttività del mercato sia il benessere dell’intero Pianeta – afferma Antonello Di Mauro, fondatore di Ecoeuro – Le macchine private e i veicoli commerciali a fine vita non sono semplici rifiuti, ma opportunità da cogliere e da lavorare. Noi utilizziamo gli pneumatici per trasformarli, dopo un lungo processo, in polimeri che, a loro volta, possono essere applicati per strutturare la pavimentazione di un campo sportivo o per completare la miscela realizzata per rinnovare, o costruire da zero, l’asfalto di un determinato percorso”.
L’intelligenza artificiale e il riciclo di automobili
Entrando più nel dettaglio, innovazione e sostenibilità si prenderanno la scena, aiutando addetti ai lavori e professionisti a ridurre l’impatto dell’industria sull’ambiente circostante: conferme in merito giungono da Science Direct, secondo cui l’”artificial recycling” diventerà sempre più presente ed efficace. Questo avverrà grazie ad algoritmi d’intelligenza artificiale che possono essere utilizzati fin da subito per identificare e ordinare i diversi tipi di materiali nei veicoli a fine vita, facilitando così la loro estrazione e il successivo riciclaggio.
A smontare i veicoli ci pensano i ‘robo-collegues’
Ma non è tutto perché, stando a quanto specificato da Medium, sempre più organizzazioni dell’asset metteranno al fianco dei loro professionisti in carne ed ossa anche dei “robo-collegues” capaci di smontare i veicoli fuori uso in modo sicuro ed efficiente. Quest’iniziativa può contribuire a ridurre il rischio d’infortuni sul posto di lavoro e, allo stesso tempo, anche velocizzare i diversi processi operativi e perfezionare il cosiddetto “recycled process”.
Per concludere, autovetture e veicoli del domani verranno assemblati utilizzando materiali riciclati come, ad esempio, acciaio o alluminio e verrà applicato, con maggior decisione e perseveranza, un approccio di economia circolare grazie al quale i cosiddetti scarti dei veicoli a fine vita verranno riutilizzati il più possibile invece che essere scartati dopo una singola applicazione.
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