Il concorso internazionale di cortometraggi, firmato 50&Più, ha l’obiettivo di promuovere la realizzazione di opere che raccontano temi legati all’anzianità. A spiegare la scelta del tema è Gabriele Sampaolo, Segretario Generale dell’Associazione.
Pubblicato il bando ‘Corti di Lunga Vita’, il concorso internazionale di cortometraggi, ideato e promosso da Associazione 50&Più e dedicato a opere che raccontino temi legati all’anzianità. I lavori, che dovranno essere consegnati entro il 29 marzo, saranno valutati da una giuria tecnica dopo un’attenta selezione del Centro Studi 50&Più. Ogni edizione è incentrata su un tema: ognuno legato da un filo conduttore che riflette il più alto significato dell’impegno di 50&Più nei confronti dell’anzianità.
E se con ‘Energia’ (tema del 2023) l’Associazione ha voluto concentrarsi sull’attualità del termine e riferirsi al concetto di forza che ci spinge ad agire, con ‘Eccomi’ – tema di quest’anno – 50&Più vuole indicare una presenza pronta a mettersi al servizio degli altri. A spiegare perché è Gabriele Sampaolo, Segretario Generale di 50&Più.
“Eccomi è una parola – a mio avviso – bellissima perché porta con se un significato molto importante non solo per chi la pronuncia ma anche per chi la riceve” ha detto Sampaolo. “Dire ‘eccomi’ a qualcuno significa mettersi al servizio, farlo con gioia, con entusiasmo, consapevole che il proprio impegno, la propria azione saranno utili a chi in quel momento ha bisogno di aiuto. D’altro canto, chi ascolta la parola ‘Eccomi’ si sente meno solo, sa che da quell’istante può contare sull’aiuto di un’altra persona che è lì per lui, ‘eccomi’ accorcia le distanze”.
Il riferimento alla parola ‘Eccomi’ vuole, in questo contesto, rappresentare anche la più alta accezione della disponibilità a fare. “Mettersi al servizio degli altri significa – ha continuato il Segretario Generale – anche mettersi al servizio di una intera comunità affinché si possano condividere le difficoltà e trovare insieme una via d’uscita. Sono convinto che ‘eccomi’ non indichi ‘qui e ora’, o certamente non solo questo. Eccomi intende la pienezza del momento, certo, ma anche l’impegno del futuro”.
Ha concluso: “La cronaca di tutti i giorni, dai conflitti in Ucraina e in Medio-Oriente, fino alle tragedie di casa nostra, ci insegna quanto sia importante esserci l’uno per l’altro”. Infine, sulle aspettative ha commentato: “Cosa mi aspetto di vedere dalle opere in concorso? Senz’altro delle belle storie che parlino di umanità, che raccontino i sentimenti e che lo facciano pensando all’oggi ma strizzando l’occhio al futuro perché è importante lavorare per costruire il domani, un domani che sarà sicuramente migliore se siamo pronti ad accoglierlo”.
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