Che il Vecchio Continente sia sempre più anziano non è una novità e se, da una parte, la maggiore aspettativa di vita e il contemporaneo calo del tasso di natalità guardano al sorpasso degli Over sul resto della popolazione, dall’altra, l’invecchiamento progressivo chiede di ripensare l’attuale società. In attesa della “tempesta perfetta” e del ribaltamento definitivo della piramide demografica, lo sviluppo di nuove soluzioni per affrontare questa fase passa anche per Horizon 2020, il programma di finanziamento dell’Unione Europea per sostenere e promuovere la ricerca.
Uno dei progetti finanziati da Horizon 2020 si chiama “Nestore”, proprio come il più “saggio e anziano” dei sovrani greci che, nell’Iliade, partirono per Troia, solo che in questo caso si tratta dell’acronimo dell’espressione inglese Novel Empowering Solutions and Technologies for Older people to Retain Everyday life activities. Tradotto più o meno suonerebbe come “Nuove soluzioni e tecnologie di potenziamento per mantenere vive nei senior le attività giornaliere”. Se le moderne tecnologie possono quindi aiutarci a supportare un invecchiamento più attivo, resta la domanda in che modo. “Nestore” sembra avere in parte la risposta, non solo per quanto riguarda la salute e la prevenzione, ma anche per l’alimentazione e il tempo libero, sino al divertimento e alla socialità. Sfruttando nuove tecnologie multimediali, mediante numerosi sensori ambientali e indossabili, “Nestore” può monitorare diversi parametri chiave: le prestazioni, la condizione fisica e lo stato di salute delle persone. Può addirittura comprendere lo stato emotivo di chi lo usa, proponendo azioni e attività per migliorare e mantenere il benessere.
Più prosaicamente “Nestore” vuole essere una sorta di compagno saggio, in grado – proprio come l’omonimo personaggio omerico – di dare consigli alle persone più anziane, così che possano mantenere il loro benessere e la loro indipendenza. Anche se l’idea è di svilupparlo come un amico e un allenatore (non a caso uno dei suoi motti è Ageing well with a companion, ovvero “Invecchiare bene in compagnia”), nella realtà si tratta di un “avatar” virtuale, un programma intelligente, basato su soluzioni cloud che può “consigliare e istruire” grazie ad un’applicazione per smartphone o per altro device.
Il progetto è europeo e il Politecnico di Milano lo dirige in qualità di leader, ma il gruppo di ricerca comprende anche altri partner: Flex (Italia), Cnr (Italia), Hes-so (Svizzera), Universitat de Barcelona (Spagna), Fundaciò Salut i Envelliment (Spagna), Sheffield Hallam University (Regno Unito), Università di Zurigo (Svizzera), TU Delft (Paesi Bassi), Università di Loughborough (Regno Unito).
Horizon 2020 è agli sgoccioli, ma già è possibile vedere i primi risultati e l’approccio utilizzato per Nestore sul suo sito ufficiale.
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