Nel Sud della Corsica, precisamente ad Ajaccio, si sta portando avanti un interessante progetto pilota.
I vigili del fuoco stanno addestrando cani da catastrofe a riconoscere l’odore delle persone affette da Coronavirus. In questo modo, l’obiettivo è riuscire ad isolare i positivi, così da poter limitare la diffusione del contagio. È superfluo sottolineare quanto potrebbe essere importante una simile operazione.
Le potenzialità dell’esperimento
Questi segugi speciali sono già in grado di identificare le persone con il morbo di Parkinson o alcuni tipi di cancro. Il loro addestramento consiste nel cercare dei giocattoli con tracce di sudore degli infetti. In questo modo l’olfatto dei cani viene stimolato e riesce a riconoscere l’odore dei malati, grazie anche all’attività ludica e alla ricompensa finale.
Non è però ancora scientificamente provato che questi animali siano in grado di riconoscere anche il nuovo Coronavirus. Non si può dire, infatti, se i pazienti positivi abbiano un odore rilevabile all’olfatto canino. Per giungere a solide conclusioni bisognerà attendere alcune settimane. Al momento, i primi risultati ottenuti fanno però ben sperare. Non è da escludere che, in caso di successo, questi cani addestrati possano essere impiegati negli aeroporti, per rilevare le persone affette dal virus.
Anche nel Regno Unito si mettono alla prova i cani contro il Coronavirus
Nel frattempo, al di là della Manica, un gruppo di ricercatori londinesi sta conducendo degli addestramenti analoghi. «Il nostro precedente lavoro ha dimostrato come i cani siano in grado di individuare l’odore degli umani con un’infezione di malaria e con un’accuratezza incredibilmente alta», ha fatto sapere in un comunicato il professore James Logan. Anche lui precisa che non è affatto certo che il Coronavirus abbia un odore specifico. Eppure, se così fosse, i cani potrebbero testare fino a 250 persone all’ora, con uno screening decisamente non invasivo.
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