In Italia, secondo una ricerca GfK eseguita su ben 17 Paesi, sono proprio gli over 60 la categoria che dedica più tempo al giardinaggio. Il 45% di questa fascia d’età si dedica alla cura di piante ed orto con una frequenza giornaliera o settimanale. Solo il 20% non se ne interessa. Sembra essere inoltre un’attività “trasversale” ai generi: uomini e donne lo praticano in eguali percentuali.
Ora che siamo entrati nella stagione primaverile, è bene allora mettere mano agli strumenti da giardinaggio. Corrobora la salute, rilassa, ci fa pensare ad altro (e in questo momento ne abbiamo davvero bisogno), mette un argine fra le preoccupazioni del mondo circostante e la nostra psiche.
Il lockdown ci ha fatto riscoprire il verde casalingo
Il primo periodo di lockdown, quello fra marzo e maggio 2020, ci ha spinti alla riscoperta del giardinaggio. Abbiamo sentito il bisogno di creare spazi domestici green. Probabilmente anche come reazione alla forzata chiusura in casa.
Non è un caso quindi se, guardando un’altra ricerca della GfK Sinottica, a maggio 2020 i prodotti per il giardinaggio hanno registrato una crescita del 79% nelle vendite rispetto allo stesso mese del 2019. A marzo e aprile 2020 questo settore aveva registrato una brusca frenata, con trend del -48% e del -19% se paragonato allo stesso periodo del 2019. Ma dalla medesima ricerca emerge anche che la maggior parte degli italiani dispone di almeno uno spazio esterno domestico. Il 74% ha un balcone e quasi uno su due, il 47%, ha un terrazzo. Il 42% della popolazione italiana, inoltre, ha una casa con giardino.
Pochi consigli se vogliamo occuparci del nostro orto o giardino
Può accadere di avere un terreno di cui occuparsi, ma di non sapere proprio da dove cominciare. Fare giardinaggio deve essere un hobby piacevole, anche se non si è particolarmente esperti.
Prima di tutto bisogna darsi un obiettivo, ovvero scegliere cosa fare del terreno. Che si tratti di un giardino fiorito, un piccolo orto o un prato verde all’inglese, poco importa. Sapere cosa farne aiuta a a capire invece da dove cominciare, che attrezzature acquistare e come attivarsi.
Secondo punto, bisogna studiare bene l’ambiente per capire come sfruttare al meglio lo spazio, intuire per che cosa sarebbe più adatto. Bisogna chiedersi se il terreno è abbastanza soleggiato, se è adatto a quella particolare pianta che si vuole coltivare. Soluzione: è bene trascorrerci una giornata in tranquillità per fare tutte le valutazione del caso (esposizione, criticità, etc.).
Terzo punto, come in tutte le cose, è bene iniziare con una bella preparazione del terreno. Si inizia rimuovendo le erbacce e si ara il tutto. Nel caso si voglia coltivare, è possibile arricchire la terra con compost e torba: sono materiali organici che grazie alla loro sostanze benefiche nutrono il terreno. Prima di piantare o seminare qualsiasi cosa bisogna rivoltare la terra con una zappetta, ad una profondità di circa 20-30 centimetri.
E arriviamo al quarto punto. Scegliamo la pianta che faremo crescere, ma prima informiamoci sulle sue esigenze e sul periodo dell’anno in cui va piantata. È bene sapere di quanta luce ha bisogno, come deve essere il terreno e quanto va irrigato.
Quinto punto: l’irrigazione. È un’attività costante, necessaria, ma va fatta con cognizione. Ricordiamoci che in genere va bagnato il terreno, non il fogliame, una volta al giorno. Per farlo bisogna privilegiare le ore del mattino ed evitare quelle più calde. Non esageriamo nell’annaffiare: è bene evitare i ristagni.
Infine, sesto e ultimo punto, ma non per questo meno importante: proteggiamo le nostre piante. In caso di necessità proteggiamo l’orto e le aiuole mediante pacciamatura. Questa tecnica consiste nel ricoprire con materiale vegetale o inorganico il suolo intorno agli arbusti. In tal modo non solo si protegge l’area da erbe infestanti e sbalzi termici, ma si mantiene il giusto tasso di umidità del terreno.
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