Il suo nome richiama quello di una città invisibile descritta da Italo Calvino in uno dei suoi libri: “…Isidora è dunque la città dei suoi sogni: con una differenza. La città sognata conteneva lui giovane; a Isidora arriva in tarda età. Nella piazza c’è il muretto dei vecchi che guardano passare la gioventù; lui è seduto in fila con loro. I desideri sono già ricordi” [tratto da: Le città invisibili di Italo Calvino, 1972].
È proprio dall’utopia di uno dei più grandi scrittori del secondo Novecento che prende forma l’ultimo ambizioso progetto della Cooperativa La Meridiana. Si tratta di un canale Tv che si prende cura degli anziani: ecco cos’è Isidora.
Isidora, una tv interattiva che fa uso della telemedicina
Isidora è un progetto innovativo che vuole portare il Centro Diurno fra le mura di casa. Il suo canale televisivo è accessibile attraverso un dispositivo che, tra l’altro, impiega gli strumenti della telemedicina. Consente, ad esempio, di misurare in tempo reale il grado di saturazione del sangue, oppure di raccogliere informazioni sanitarie sul paziente. Ma, allo stesso tempo, è un bacino di idee che propone svago, notizie, attività cognitive e motorie.
La sua caratteristica è l’interattività: chi trasmette e chi riceve comunicano in continuazione, annientando la distanza fisica. Eccola dunque, la parola chiave di Isidora: relazione. Relazione tra l’anziano e le figure professionali di riferimento, ma anche tra l’anziano e la sua famiglia.
Come funziona Isidora
Isidora rappresenta l’ultima sfida, in ordine di tempo, lanciata da Meridiana, cooperativa che ha sede a Monza e ha l’innovazione nel suo Dna. Ne abbiamo parlato quando abbiamo trattato de Il Paese Ritrovato, una realtà su misura per chi soffre di Alzheimer. Oggi, però, la cooperativa punta a sfidare i limiti fisici che ci impone l’attuale pandemia da Coronavirus, offrendo una chiave per guardare al futuro.
C’è bisogno di un mini PC connesso alla televisione o ad un tablet. Isidora viene installata da tecnici certificati di Meridiana che si occupano in seguito anche dell’assistenza, qualora ce ne fosse bisogno. Rappresenta una soluzione completa ed innovativa, sia per le persone anziane, sia per chi se ne prende cura. Perché offre intrattenimento, comunicazione con i propri cari ed un controllo costante della salute. Tutti servizi di cui si può usufruire rimanendo, comodamente, a casa.
Il canale tv di Isidora offre dei programmi ad hoc per i senior, documentari, eventi religiosi e proposte interattive. La piattaforma trasmette dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 16.30.
Settanta anziani coinvolti, ma i numeri sono in crescita
La sperimentazione, partita ad inizio ottobre, ha coinvolto finora 70 anziani. Sono le persone che frequentano i Centri Diurni della Cooperativa La Meridiana (“Il ciliegio” e “Costa Bassa”) chiusi a causa dell’emergenza sanitaria. A gennaio però, la sperimentazione dovrebbe abbracciare anche i territori di Milano e Lissone.
È stato il direttore della Meridiana, Roberto Mauri, a fornire i numeri dell’operazione, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. «Isidora è un investimento coraggioso – ha affermato Mauri – è costato 300mila euro finora, ma il costo è destinato ad aumentare nel corso del 2021. Lo abbiamo fatto in coerenza con lo stile Meridiana, ovvero cercare e realizzare soluzioni adeguate ai bisogni delle persone anziane».
Un progetto replicabile
Isidora ha suscitato grande interesse nel mondo delle istituzioni, primi fra tutti Regione Lombardia, Ats Brianza e Comune di Monza. E sta definendo anche partnership con nomi importanti quali Vodafone, Fondazione Ravasi-Garzanti, CiesseVi Monza Lecco Sondrio, etc.
Ma un progetto del genere è replicabile o è destinato a rimanere in ambito locale? Roberto Mauri è chiaro su questo punto: «Per noi la priorità rimane il territorio. Piuttosto che a una gestione centralizzata, che rischia di ridurre Isidora a un semplice canale Tv, abbiamo pensato di appoggiarci in ogni ambito territoriale interessato al progetto, un Centro Diurno. Possiamo mettere a disposizione la tecnologia e i programmi, nonché la formazione del personale. Ma sarà poi compito del Centro Diurno interessato prendersi cura della relazione con l’anziano».
© Riproduzione riservata