Quante volte abbiamo letto che sarebbe corretto assumere giornalmente due litri d’acqua al giorno? Ebbene, un nuovo studio recentemente pubblicato sulla rivista Science smentisce che esista un dosaggio di liquidi uguale per tutti.
I ricercatori hanno preso in considerazione un campione di 5.604 persone, di età compresa fra gli 8 e i 96 anni, provenienti da 23 paesi diversi. Ne hanno associato le caratteristiche fisiche e lo stile di vita al consumo quotidiano di acqua. Hanno concluso che a incidere su quanta acqua si debba assumere giornalmente concorrono una serie di fattori come l’attività fisica, lo stato atletico, la gravidanza, ma anche lo stato socioeconomico e le caratteristiche ambientali del posto in cui si vive (latitudine, altitudine, temperatura dell’aria e livello di umidità).
Ai soggetti del campione è stato fatto bere un bicchiere d’acqua in cui alcune molecole di idrogeno sono state sostituite con un isotopo stabile del deuterio, che normalmente si trova nel corpo umano, e in base alla velocità di eliminazione di questo deuterio è stata calcolata la velocità con cui l’acqua nel corpo veniva trasformata, diversa da un soggetto all’altro.
Il dispendio energetico modifica il fabbisogno di acqua
Il fattore più importante per il ricambio idrico è sicuramente il dispendio energetico, maggiore negli uomini di età compresa fra i 20 e i 35 anni, con una media di 4,2 litri al giorno. Questo valore diminuisce con l’età, arrivando a 2,5 litri al giorno per gli uomini di 90 anni. Le donne fra i 20 e i 40 anni hanno registrato valori di 3,3 litri, che arrivavano comunque a 2,5 a 90 anni. Se si parla di atleti, questo necessitano di circa un litro in più al giorno, mentre i neonati sostituiscono ogni giorno circa il 28% dell’acqua presente nel loro corpo.
L’acqua si assume anche attraverso gli alimenti
Insomma la raccomandazione generale dei due litri d’acqua al giorno non ha alcun supporto scientifico, come ha spiegato uno degli autori di questo studio, il professor Yosuke Yamada, dell’Istituto nazionale di innovazione biomedica, salute e nutrizione del Giappone, anzi per la maggior parte delle persone sarebbe un quantitativo eccessivo. Tenendo conto che una parte dell’acqua si assume anche attraverso il cibo, e varia a seconda della dieta che si osserva, e del tipo di alimenti che consumiamo con più o meno frequenza.
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