Ma dove vai bellezza in bicicletta?, cantava una nota canzone degli Anni Cinquanta.
Un motivetto quantomai attuale se pensiamo alla passione ritrovata dagli italiani per le due ruote. Complice, senza dubbio, il “Bonus Mobilità 2020” promosso dal Ministero dell’Ambiente. 120 milioni stanziati per garantire ai maggiorenni, residenti nei capoluoghi di Regione e di Provincia e nei Comuni con più di 50mila abitanti, un contributo pari al 60% della spesa sostenuta per l’acquisto di una bicicletta, un monopattino o altri mezzi elettrici che non siano automobili. Una notizia che ha avuto così tanto successo da comportare lo stanziamento di altri 70 milioni per coprire l’alto numero di richieste.
Non mancano le perplessità su rimborsi e buoni spesa, ma non si possono ignorare gli effetti positivi della “mobilità dolce”. Reduci dal lockdown, infatti, i cicloamatori, ma anche gli appassionati di trekking, sono tornati a solcare sentieri e piste a impatto ambientale zero. Non solo! Secondo una previsione Isnart-Unioncamere e Legambiente, il cicloturismo potrebbe essere una delle modalità di vacanza più ricercate.
Al tempo della low touch economy (o anche economia del distanziamento sociale), infatti, sempre più persone potrebbero essere alla ricerca di luoghi meno affollati, vacanze più economiche e attività per scaricare la tensione accumulata.
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