Il 6,4% degli studenti consuma droghe sintetiche senza conoscerne la pericolosità. Cannabis, ketamina e oppioidi venduti online e nelle discoteche
Le nuove droghe sintetiche, note anche come NPS, rappresentano una minaccia crescente nel panorama delle tossicodipendenze. La loro pericolosità risiede principalmente nell’incertezza riguardo agli effetti a lungo termine sulla salute. Queste sostanze sono create modificando la struttura chimica di droghe esistenti, producendo effetti simili a sostanze come l’eroina o la cocaina. I più esposti sono i giovani che le ordinano online e le ricevono a domicilio.
Droghe sintetiche: dati 2024, il consumo giovanile in crescita
Gli ultimi dati disponibili riportati nella Relazione al Parlamento sulle droghe sintetiche in Italia del 2024 non sono incoraggianti. Nel 2023 160mila studenti tra i 15 e i 19 anni riferiscono di aver consumato almeno una NPS nel corso dell’anno. Pari al 6,4% della popolazione studentesca. Le NPS più consumate dai ragazzi nel corso dell’ultimo anno sono cannabinoidi sintetici (4,6%), ketamina (1,3%), oppioidi sintetici (1,3%), catinoni (0,8%) e Salvia Divinorum (0,5%). In base agli indicatori se ne teme una continua crescita nel corso dei prossimi anni, con un impatto difficilmente calcolabile sul piano della salute pubblica.
Droghe tra i giovani: percezione del rischio e consumo
In generale, si registra nella popolazione studentesca una percezione del rischio associata all’uso di sostanze psicoattive appena superiore al 50%. Una quota di studenti tra il 52 e il 59% associa un rischio elevato al provare sostanze come cocaina/crack, oppiacei, stimolanti, NPS e allucinogeni, mentre al consumo occasionale di cannabis viene associato un rischio elevato dal 28% degli studenti. La percezione del rischio tende a essere sensibilmente più bassa tra gli utilizzatori delle sostanze.
Cannabis: la sostanza più accessibile tra gli studenti
La cannabis è ritenuta la sostanza più facilmente accessibile: oltre un terzo degli studenti (35%) afferma di potersela procurare facilmente. L’accessibilità delle altre sostanze risulta notevolmente inferiore (la cocaina è considerata facilmente accessibile dal 10% degli studenti, gli allucinogeni dal 7,4%, gli stimolanti dal 6,8% e gli oppiacei dal 4,3%), ma aumenta in maniera rilevante tra gli utilizzatori. Oltre un quarto ritiene di potersi procurare le sostanze in strada o a casa di amici o in discoteca. L’acquisto via Internet, infine, è indicato da circa un quinto dei giovani che consumano sostanze.
Giovani e NPS: i pericoli del web e dei canali tradizionali
I ragazzi infatti sono particolarmente a rischio. Crescono in un mondo digitale, dove tutto è a portata di clic. Le droghe sintetiche si trovano facilmente online, sui social media o nel dark web. Non serve più il contatto diretto con uno spacciatore, basta un computer. Questa facilità di accesso, unita alla naturale curiosità e alla propensione al rischio tipica dell’adolescenza, crea un mix pericoloso. Ma non è solo una questione di internet. Le NPS si diffondono anche attraverso i canali tradizionali, come le discoteche o i raduni giovanili. E la loro diffusione è rapida, perché i produttori possono modificare continuamente la composizione chimica, creando nuove sostanze prima che le autorità possano identificarle e vietarle.
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