Rispetto al resto della popolazione, gli over 55 sembrano aver accolto con maggior favore le misure restrittive anti-Covid adottate dal Governo con il Dpcm del 25 ottobre. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Emg Acqua/Adnkronos all’indomani della sua entrata in vigore.
Se il “tempo libero” non è più libero
Da giorni, ormai, gli italiani stanno affrontando nuove restrizioni per i luoghi deputati alla socialità, allo svago e al tempo libero. Con il nuovo Decreto sono stati chiusi cinema e teatri, piscine palestre, niente cene al ristorante o aperitivo nei bar.
Nuove regole da seguire, dunque, e spostamenti raccomandati solo per il necessario. Tutto per tenere sotto controllo la curva dei contagi che, purtroppo, è in costante e pericolosa crescita su tutto il territorio nazionale.
Ridurre i contatti sociali per frenare la diffusione del virus, usare la mascherina, rispettare il distanziamento fisico e l’igiene delle mani: sono queste le uniche armi al momento disponibili per frenare la diffusione del virus. Per questo motivo sono i luoghi della socialità ad essere maggiormente colpiti. E così anche il tempo libero.
Giudizi diversi nelle varie fasce di età
Eppure, questa consapevolezza non sembra generalizzata. Infatti, il sondaggio di Emg Acqua/Adnkronos descrive un Paese spaccato. A trovarsi maggiormente d’accordo sulle misure anti-Covid prese del Governo sono gli over 55.
Infatti, alla domanda: “Addio a palestre, piscine, cinema e teatri; ristoranti e bar chiusi alle 18. Le misure dell’ultimo Dpcm riguardano le attività che si svolgono nel tempo libero. Lei è favorevole o contrario a queste nuove misure del Governo?”, solo il 43% degli over 55 si è dichiarato contrario.
Si tratta di una percentuale molto inferiore rispetto alla fascia di età che va invece dai 35 ai 54 anni. Quest’ultima è contraria alla stretta sul tempo libero nel 57% dei casi, una fascia di età che supera persino gli under 35, visto che a dirsi contrario in quest’ultimo caso è il 49%.
Se poi si considera il dato medio nazionale del campione intervistato, il 49% si dice contrario (percentuale che rispecchia quella dei giovani). I favorevoli alle restrizioni sono invece il 44%.
Le differenze geografiche: al Centro solo il 36% è contrario
Ma le opinioni non sembrano cambiare solo rispetto alle fasce di età. Anche la distribuzione geografica ha il suo peso.
Così, tra i contrari, il 57% risiede al Nord-Ovest. Un risultato molto al di sopra del dato nazionale. Seguono quindi le Isole con il 53%, il Nord- Est con il 47%, il Sud con il 44%. Dato in decisa controtendenza invece al Centro: tra i contrari alle misure, infatti, risulta appena il 36%.
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