È sempre più difficile per le famiglie italiane, in questo periodo di emergenza Covid-19, trovare delle badanti per gli anziani. Diversi motivi sono legati al fenomeno, non ultimo il persistente dilagare dell’epidemia nell’Est Europa, Paesi da cui provengono tradizionalmente molte lavoratrici del settore (44% secondo i dati Inps).
Tante sono le badanti che, rientrate nei Paesi d’origine, non hanno ancora fatto ritorno, complice anche la maggiore attenzione attuata al confine. I controlli per il pericolo di contagio sono diventati più numerosi e attenti, e interessano tutti i mezzi di trasporto.
Bisogna poi considerare che, anche se queste persone riescono a rientrare in Italia, si profila la questione della quarantena. Molte di loro infatti non hanno un domicilio proprio, perché alloggiano nelle case degli anziani che assistono. Qui però non possono ovviamente trascorre il periodo di isolamento.
Un problema che interessa moltissime famiglie perché, secondo i numeri dell’Inps, sono circa 849mila i lavoratori domestici in regola coi contributi. E nel 70% dei casi si tratta di donne straniere. Sono numeri però a cui bisogna aggiungere almeno un altro milione di lavoratori in nero.
Inoltre, a causa delle problematiche legate alle Rsa negli ultimi mesi, molte persone preferiscono tenere gli anziani a casa. In questo modo è andata incrementando ulteriormente la richiesta di personale per l’assistenza a domicilio.
SINTESI DI: L’Italia post Covid rimane senza badanti – “In pochi mesi il 50% di dimissioni in più”, Franco Giubilei, La Stampa 24-07-2020
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