A Luras, in provincia di Sassari, una mostra fotografica-documentale ripercorre il ruolo delle donne nella storia della Sardegna, mentre un premio celebra undici figure femminili contemporanee che si sono distinte in diversi ambiti.
Luras, in provincia di Sassari, ospita la mostra “Donne di Sardegna”, un progetto che intende valorizzare il contributo delle donne sarde alla storia, dalla cultura all’arte, dalla politica alla scienza, fino agli usi e costumi dell’Isola.
L’esposizione, organizzata dall’Associazione culturale Il Leone e le Cornucopie in collaborazione con la Pro Loco di Luras, con il sostegno della Regione Sardegna e il patrocinio del Comune di Luras, offre un percorso attraverso le conquiste e i successi di figure femminili che hanno segnato il passato e il presente della Sardegna.
Premio Donne di Sardegna
L’evento ha visto anche la prima edizione del Premio Donne di Sardegna, un riconoscimento assegnato a undici donne che si sono distinte per il loro impegno e la loro professionalità in diversi settori.
Tra le premiate, figura Lucia Careddu, una donna che rappresenta le generazioni passate, simbolo di forza e dedizione familiare; Valentina Caruso, archeologa e giornalista Rai e Sky, volto noto del programma “Origini”; Anna Gardu, pasticcera olianese pluripremiata, che trasforma la tradizione in arte; Adelaide Ladu, ingegnere elettronica impegnata in un progetto europeo presso l’Osservatorio di Cagliari; Arianna Leoni, artista e ceramista di Luras; Maria Grazia Pinna, prima donna arbitro di calcio in Italia; Maria Angela Pira, giornalista professionista di SkyTg24; Diana Puddu, cantante vincitrice di “The Voice Senior”; Maria Giuseppina Tamponi, assessore al Turismo del Comune di Luras; Alessandra Todde, prima presidente donna della Regione Sardegna; e Stefania Unida, geoscienziata e docente che si dedica alla divulgazione di una patologia.
Letture della tradizione
La cerimonia di premiazione ha visto la partecipazione dell’attore Sebastiano Somma, che ha letto brani dedicati alle donne tratti dalle opere di Grazia Deledda e Michela Murgia, due autrici simbolo della cultura sarda e protagoniste della mostra. I premi, realizzati dalla ceramista Arianna Leoni, riflettono la bellezza del paesaggio e della tradizione sarda.
L’assessore al turismo e alla cultura del Comune di Luras, Maria Giuseppina Tamponi, ha espresso la sua emozione per l’evento, sottolineando il coraggio e la forza delle donne premiate. “La mostra stessa – ha dichiarato – rappresenta il riscatto di tante donne del passato che non hanno trovato il giusto spazio nei libri di storia. Donne che, con le loro storie di amore familiare e resistenza sociale, sono i pilastri su cui la nostra società si aggrappa per crescere e maturare”.
Un ricordo delle donne illustri dell’Isola
La mostra (aperta al pubblico tutti i giorni dalle 15:00 alle 18:00 fino al 31 dicembre) presso Palazzo Depperu, un edificio storico liberty situato nel cuore di Luras, presenta pannelli espositivi e immagini che raccontano la storia di donne illustri come Eleonora d’Arborea, Grazia Deledda, Adelasia Cocco, Maria Lai, Maria Carta, Emanuela Loi e Michela Murgia.
Un’area multimediale offre inoltre la possibilità di immergersi nei ricordi dell’isola attraverso filmati d’epoca dell’Istituto Luce. Una sezione speciale è dedicata all’“accabadora”, figura resa celebre dal romanzo di Michela Murgia, con una rappresentazione a grandezza naturale gentilmente concessa dal Museo Etnografico Galluras.
L’esposizione offre un’occasione unica per approfondire la conoscenza del ruolo fondamentale delle donne nella storia e nella cultura della Sardegna.
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