Sono 56.000 le persone, in Europa, in attesa di trapianto. 8.000 solo in Italia. Di esse, ogni giorno una dozzina muoiono nell’attesa di ricevere un nuovo organo. Donare gli organi è un atto di consapevolezza, di altruismo, di amore verso il prossimo.
I dati raccolti grazie all’Eurobarometro, lo strumento usato dalle istituzioni europee, rivelano che il 55% degli italiani è favorevole alla donazione, il 27% contrario e il resto non esprime una posizione in merito. Il 2022, comunque, ha segnato un record storico di donazioni. Se ne sono registrate 1839, il 3,7% in più rispetto all’anno precedente, come rivela un report del Centro nazionale trapianti.
Come dare il proprio consenso alla donazione degli organi?
Ci sono sei modi distinti, di cui uno a portata di smartphone. Scaricando sul proprio telefonino l’applicazione di Aido (Associazione Italiana per la donazione di organi) è possibile, infatti, firmare il consenso alla donazione di organi e tessuti. A poter essere donati sono cuore, polmoni, reni, fegato, pancreas e intestino per quanto riguarda gli organi. Pelle, ossa, tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache e vasi sanguigni per quanto concerne i tessuti.
Attiva dal 2021, questa modalità ha permesso di raccogliere oltre 22mila adesioni, soprattutto tra gli under 30 (39%) e nella fascia limitrofa, quella tra i 30 e i 40 anni (29%). È poi possibile esprimere il proprio consenso al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità all’anagrafe. Si può fare anche mediante la compilazione del modulo Aido sul portale web della onlus o recandosi presso una delle sue sedi sparse sul territorio.
È possibile inoltre richiedere l’apposito modulo da firmare anche recandosi negli uffici dell’Asl di appartenenza. O, ancora, scaricare il tesserino del Centro nazionale trapianti, collegandosi al sito sceglididonare.it o quello del Ministero della Salute. Il tesserino va compilato e conservato tra i propri documenti personali, comunicando la propria decisione ai familiari. In ultimo, ognuno di noi può esprimere la propria volontà su un foglio bianco, datato e firmato, da custodire.
Il diritto di cambiare scelta
È bene ribadire che è sempre possibile cambiare idea: la decisione infatti può essere revocata in qualsiasi momento presso le Asl e gli uffici dell’Anagrafe. In questo modo, i Centri di Trapianto Regionale possono consultare l’archivio dei donatori del Sistema Informativo Territoriale (Sit), che rimane sempre aggiornato.
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