Il Time elegge Donald Trump personaggio più influente al mondo degli ultimi 12 mesi. Era già accaduto con il mandato del 2016. Il perché di una scelta che fa discutere
Da 97 anni, i redattori di Time scelgono il personaggio dell’anno, la persona che, nel bene e nel male, ha influito sugli eventi mondiali dominando i titoli dei giornali negli ultimi 12 mesi. Non è la prima volta che il tycoon riceve il prestigioso riconoscimento. Era già successo nel 2016, per il suo primo, discusso, mandato alla Casa Bianca. Stavolta, dopo la clamorosa vittoria a 47° presidente Usa, ha sbaragliato nomi del calibro di Kamala Harris, Elon Musk, Benjamin Netanyahu e Kate Middleton.
L’era Trump ha inizio
Dalla candidatura alla presidenza nel 2015, forse nessuno ha avuto un ruolo più importante di Donald Trump nel cambiare il corso della politica e della storia. Ha scioccato molti vincendo le elezioni nel 2016, promette investimenti pubblici, riduzione delle tasse, freni alla concorrenza cinese e all’immigrazione. Ha affrontato il primo anno di pandemia e un periodo di proteste che si è concluso con la sua sconfitta alle elezioni per 7 milioni di voti e il violento attacco al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021. Dato per spacciato, accusato di razzismo e sessismo, sommerso dagli scandali e da una condanna per falsificazione di documenti aziendali. Il tycoon è persino sopravvissuto a un attentato, e oggi – in attesa della cerimonia di insediamento del 20 gennaio – ha raggiunto l’apoteosi. L’era Trump è appena iniziata.
“Tutto può accadere”
La vittoria di Trump poggia su una base allargata di latini e afroamericani, unita dalla frustrazione per l’aumento dei prezzi. Con la promessa di abbattere l’inflazione rendendo i prezzi accessibili, può vantarsi di essere il primo repubblicano in 20 anni a vincere più voti di un democratico. I sostenitori, scrive il giornale, plaudono persino alle sue promesse di vendicarsi dei nemici. Il programma col quale a breve tornerà nello Studio Ovale, prevede dazi sulle importazioni, una dura politica immigratoria e persino il rischio di una guerra con l’Iran. “Tutto può accadere” ha dichiarato alla stampa (e a più di qualche lettore sbigottito).
Analisi di una vittoria
Oggi, riflette nel suo lungo editoriale il direttore di Times, Sam Jacobs, stiamo assistendo a una rinascita del populismo, e ad una crescente sfiducia nelle istituzioni che hanno definito il secolo scorso. Le persone hanno meno fede nei valori liberali e nei loro benefici per la qualità della vita di milioni di persone. Trump è sia agente che beneficiario di tutto ciò. Per aver organizzato un ritorno di proporzioni storiche, per aver guidato un riallineamento politico irripetibile, per aver rimodellato il ruolo dell’America nel mondo. Per tutto questo, dice Jacobs, Donald Trump è il personaggio del 2024.
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