A più di 90 anni, Giovanni Antonio Bua ha donato i suoi organi. Un gesto di generosità che fa capire come non esistano limiti di età quando si vuole fare del bene al prossimo.
Era ricoverato in ospedale a Nuoro a causa di un’emorragia cerebrale Giovanni Antonio Bua. Così la famiglia – consapevole delle sue volontà – ha dato il consenso al prelievo, onorando il suo desiderio di aiutare gli altri. Una decisione, quella di diventare un donatore over 90, che ha toccato profondamente la comunità di Ovodda, un piccolo comune della Barbagia, in Sardegna.
Chi era Giovanni Antonio Bua
All’anagrafe era registrato come Giovanni Antonio Bua, ma tutti lo conoscevano come “Tziu Toni”. Le sue idee e convinzioni sulla donazione degli organi erano ben note. Nelle lunghe chiacchierate in famiglia aveva sempre espresso il desiderio di voler dare il suo contributo a salvare vite, affermando in più occasioni che, se avesse potuto aiutare qualcuno, sarebbe stato giusto farlo.
La sua generosità è diventata realtà quando, dopo giorni di ricovero nel reparto di rianimazione, i familiari hanno autorizzato il prelievo di organi. I medici hanno confermato che uno dei reni di Toni era in ottime condizioni, e che poteva essere messo a disposizione della Banca nazionale delle donazioni. La legge sulla privacy impedisce di conoscere ulteriori dettagli sulla donazione, ma si sa che l’operazione è andata a buon fine portando nuova speranza a chi ne aveva bisogno.
La vicinanza della comunità
Il gesto non è rimasto inosservato nella piccola comunità di Ovodda. Ai funerali circa 1.500 persone si sono strette attorno alla famiglia, dimostrando il forte legame che unisce gli abitanti del luogo. Nella sua omelia, il parroco ha sottolineato come “Toni”, fino all’ultimo, abbia pensato al bene degli altri. Anche il primo cittadino, la sindaca Ilenia Vacca, ha omaggiato il gesto altruistico, affermando che il suo ricordo rimarrà indelebile visto che ha restituito speranza a chi soffriva.
La decisione di donare rappresenta un esempio chiaro e lampante di altruismo e umanità, un gesto che continuerà a vivere nel cuore di chi ha beneficiato della sua generosità. Ecco perché la scelta di Giovanni Antonio Bua è un promemoria potente sul potere della donazione e su come una vita possa influenzare positivamente il destino degli altri.
Il punto sulle donazioni in Italia
Gli ultimi dati relativi alle donazioni di organi in Italia risalgono al 2022, ed hanno evidenziato come le donazioni abbiano superato per la prima volta quota 1.800, con un aumento significativo dei trapianti, che hanno raggiunto il numero di 3.887, ovvero il secondo miglior risultato di sempre.
All’interno del panorama nazionale, la provincia di Nuoro si è dimostrata particolarmente generosa ed è stata riconosciuta come la più attiva per donazioni negli anni precedenti. Segno della solidarietà e del forte senso di comunità che caratterizza la zona.
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