A quasi 10 anni dall’approvazione della legge 38/2010 manca ancora un approccio interdisciplinare e uniformità di applicazione.
Il dolore cronico è una condizione clinica invalidante, scaturente da un insieme di fattori differenti e correlata a molteplici patologie. Si caratterizza per essere duraturo nel tempo, accompagna spesso l’evoluzione di diverse malattie, ad esempio oncologiche, reumatologiche, neurologiche o muscolo-scheletriche, e può essere correlato ad ulteriori stati di malessere psico-fisico, quali depressione e ansia.
“Da anni – precisa Marco Lacerenza, neurologo esperto in neurofisiologia e terapia del dolore in Humanitas San Pio X – per dolore cronico si intende un dolore che dura da più tre mesi mentre nel passato si parlava di oltre 6 mesi”. La sua natura profondamente soggettiva e complessa, fatta di componenti sensoriali ed emotive, lo porta ad essere spesso sottovalutato sia dai pazienti che dagli operatori sanitari, rimanendo a lungo non gestito e impattando in modo significativo sulla qualità di vita di coloro che ne soffrono e su quella dei loro caregiver e familiari.
SINTESI DI: Dolore cronico: patologia invalidante, poco conosciuta e sottovalutata, www.quotidianosanita.it, 20-12-2019
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