Si è mai troppo vecchi per imparare una nuova lingua? Secondo la scienza, no. Gli studi dimostrano che si può apprendere una seconda lingua a qualsiasi età e grazie all’utilizzo degli strumenti tecnologici sembra essere ancora più facile
È tutta una questione di neuroplasticità, la capacità del cervello di formare e ristrutturare le proprie connessioni durante un percorso di apprendimento o in presenza di lesioni. Diminuisce con l’avanzare dell’età rendendo più impegnativo acquisire nuove nozioni, ma i senior possono puntare su ciò che hanno imparato nel corso della loro vita. Lo spiega Albert Costa, professore di neuroscienze all’Università di Barcellona Pompeu Fabra, in un’intervista a The Guardian: “Le persone anziane che imparano una nuova lingua hanno un vantaggio rispetto alla loro controparte più giovane, principalmente perché hanno un vocabolario più ampio e un bagaglio di informazioni più consolidato. Questo permette loro di collegare le nuove parole straniere ai concetti già conosciuti nel proprio dizionario madrelingua. Il vero problema sembrerebbero gli accenti, più difficili da padroneggiare per chi ha parlato per anni una sola lingua”.
Secondo i ricercatori dell’Università di Edimburgo, imparare una seconda lingua gioverebbe alla salute del nostro cervello. Dopo aver esaminato le cartelle cliniche di 648 pazienti con Alzheimer, infatti, gli studiosi hanno scoperto che i pazienti monolingue hanno sviluppato demenza prima di quelli che parlavano due lingue. Thomas Bak, alla guida del team scozzese, ha sottolineato come l’apprendimento di una nuova lingua in età adulta contribuisca ad esercitare le funzioni cognitive rallentandone il declino. Un effetto che può essere amplificato con l’uso assiduo di cruciverba, giochi di carte o da tavolo come Scarabeo. Essere bilingue, però, non aiuta solo il benessere cognitivo, ma può anche aumentare le interazioni sociali. Si può frequentare un corso dove conoscere nuove persone, organizzare una vacanza per esercitare la lingua o iniziare a fare conversazione con un insegnante privato: ottimi modi per agevolare la socializzazione e migliorare il proprio benessere. Certo, c’è anche chi preferisce affidarsi ad app e siti dedicati. Grazie alle funzionalità di queste piattaforme, infatti, imparare nuovi vocaboli e regole grammaticali sembra più semplice e divertente: ci sono giochi interattivi, esercizi di pronuncia e comprensione, quiz e molto altro.
Tra i più conosciuti nel settore si può trovare senz’altro Duolingo, un’app gratuita disponibile su Web, Android e iOS. L’utente sceglie la lingua che desidera e segue le lezioni quotidiane identificando frasi e parole chiave. Scaricando l’app sul proprio smartphone è possibile impostare i promemoria per ogni giorno e ci sono anche diverse opzioni legate al tempo da dedicare ai propri esercizi, a partire da 5 minuti al giorno. Duolingo controlla anche i progressi degli utenti creando un programma personalizzato per affrontare le parti più critiche per ognuno. Anche Memrise è un programma di apprendimento delle lingue, ma amplia la propria proposta alla conoscenza della cultura e della storia del Paese che si intende approfondire. È progettato per aiutare l’utente a divertirsi mentre impara la lingua assegnando i punti per ogni esercizio eseguito correttamente e stilando una classifica degli utenti che gareggiano tra loro. Si tratta di un sito gratuito, ma è disponibile anche come app iOS e Android. Per chi vuole migliorare la propria pronuncia, invece, è consigliato Rosetta Stone (sito che prende il nome dalla Stele di Rosetta, ritenuta il primo dizionario rudimentale). Grazie alla tecnologia di riconoscimento vocale e ai tutor di lingue, questo sito fornisce agli utenti la possibilità di viaggiare all’estero sentendosi sicuri delle proprie abilità linguistiche: introduce le parole un po’ per volta prima di metterle insieme in frasi complete e consente agli utenti di programmare lezioni private, comunicare con madrelingua e giocare.
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