Nessun via libera agli spostamenti tra Regioni a partire dal 25 febbraio. Il divieto rimane per tutte le Regioni e Province Autonome indipendentemente dalla fascia di rischio. Non ci si potrà spostare tra Regioni e Provincie Autonome fino al 27 marzo. Fa sempre eccezione la possibilità di spostarsi per comprovati motivi di salute, lavoro o necessità. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Il Consiglio dei Ministri del 22 febbraio, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza, infatti ha approvato un Decreto-Legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Ma con il Decreto arriva anche un’altra novità: il divieto di far visita ad amici o parenti nelle zone in fascia rossa. Le nuove disposizioni entrano in vigore da oggi (24 febbraio) fino al 27 marzo 2021.
I motivi dell’ulteriore stretta
L’evolversi della situazione epidemiologica non consente nessun allentamento. Anzi. Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) sul periodo 8-14 febbraio, l’incidenza di contagio del virus risulta in lieve aumento a livello nazionale.
Di conseguenza, l’indice di trasmissibilità Rt medio (il parametro che misura quante persone possono essere contagiate da una sola persona) è stato pari a 0,99 (range 0,95-1,07). Si tratta di un dato in crescita rispetto alla settimana precedente. Un nuovo rapido aumento – ha avvertito l’Iss – nel numero di casi potrebbe rapidamente condurre ad un sovraccarico dei servizi sanitari, considerando anche che sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19 in area critica.
«Si ribadisce, anche alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità. Analogamente a quanto avviene in altri Paesi Europei, si raccomanda il rafforzamento e innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale».
Coprifuoco e divieto di visita nelle zone rosse
Il Decreto introduce una restrizione specifica per i territori in fascia rossa. Infatti, fino al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso dimore abitate diverse dalla propria. A meno che non siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.
Gli spostamenti verso dimore private abitate restano invece consentiti, tra le 5.00 e le 22.00, in zona gialla all’interno della stessa Regione e in zona arancione all’interno dello stesso Comune, fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti.
Nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.
Intanto, il Governo, di concerto con il Comitato Tecnico Scientifico, le Regioni e Province Autonome, è impegnato nella definizione di nuovi provvedimenti anti-Covid. Il tempo stringe perché il 5 marzo scadono le disposizioni attualmente in vigore fissate dal Dpcm del 14 gennaio scorso.
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