Solidarietà, cura e assistenza sono alla base del nuovo progetto pensato per gli over. Perché la tutela dei diritti delle persone anziane resta il nostro obiettivo primario.
È nata Fondazione 50&Più. Lo abbiamo anticipato nei mesi scorsi e, ora, questo nuovo strumento con cui disegnare il futuro è realtà. Una tappa obbligata, se vogliamo, perché l’esperienza di studio, di attivismo e di servizio – che anima la nostra Associazione da cinquant’anni – deve percorrere anche nuove strade, perseguendo lo stesso obiettivo: creare condizioni e opportunità che rendano possibile la tutela dei diritti delle persone anziane. Una comunità, insomma, in cui nessuno resti indietro.
Quando ci siamo seduti intorno al tavolo e abbiamo iniziato a mettere nero su bianco le nostre idee per costituire Fondazione 50&Più, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che il progetto non poteva prescindere da due concetti fondamentali: la solidarietà e la cura. Ma non solo. A dare la quadratura del cerchio dovevano essere anche altri elementi: l’assistenza, il mutuo aiuto, la formazione. E allora siamo partiti da un dato, quello demografico: già perché, se da un lato il tasso di natalità in Italia continua ad avere un record negativo, dall’altro assistiamo a un aumento della popolazione anziana. Questo significa che nei prossimi anni le persone con fragilità aumenteranno e a loro si dovranno dare risposte. Lo dovranno fare le istituzioni – certamente -, anche noi però dobbiamo fare la nostra parte perché, come già dimostrato dalla recente approvazione del decreto attuativo sulla riforma della non autosufficienza delle persone anziane, le risorse messe a disposizione non sono ancora sufficienti, come non è sufficiente lo sforzo fatto fino ad ora per riformare il sistema assistenziale e le sue politiche. Insomma, lo Stato da solo non riesce a rispondere alle esigenze degli over e dei loro familiari che troppo spesso sono impegnati nel ruolo di caregiver, tra mille difficoltà, soprattutto economiche.
La storia recente ci insegna quanto sia importante lavorare oggi per non cadere in emergenza domani. Anzi, più che importante direi è necessario lavorare oggi per non finire in uno stato emergenziale in futuro. Ricordate la forza e la tenacia della formica, la protagonista della favola di Esopo? Ogni giorno d’estate, senza mai perdersi d’animo, ha messo da parte qualcosa di utile per fronteggiare l’inverno. Ecco, anche noi dobbiamo compiere gli stessi passi, dobbiamo mettere un mattoncino dopo l’altro per costruire un futuro ricco di prospettive e opportunità che ci porti a vivere una società sempre più inclusiva e solidale.
Come trasformiamo nel concreto l’impegno di Fondazione 50&Più? Lo facciamo promuovendo occasioni di formazione, di studio e di progettazione. Vogliamo essere visionari e vogliamo immaginare nuovi modelli a sostegno degli anziani, in particolare fragili, e delle loro famiglie. Lo vogliamo fare anche progettando programmi e soluzioni di co-abitazione. La società sta cambiando e noi dobbiamo farci trovare pronti. Ci saranno nuovi diritti da tutelare, ci saranno nuove sfide da vincere, ci saranno altri mondi da esplorare. Dimostriamo quanto l’esperienza di questi anni sia vincente, quanto essere al servizio della comunità e farsi interprete delle esigenze dei fragili sia nostra prerogativa.
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