Dire addio alla plastica, si può. E non servono i grandi della Terra ad affermarlo, ma è una piccola rivoluzione che può partire dalla quotidianità, dalle semplici azioni di ognuno di noi. Lo dimostrano le “Famiglie Sballate”.
Un gruppo di nuclei familiari di Varese e dintorni che, nell’ultimo anno, si è impegnato a condurre uno stile di vita più sostenibile. E, in effetti, c’è riuscito: hanno infatti ridotto la produzione di rifiuti e imballaggi. Lo hanno fatto grazie alla “Spesa sballata”, una sperimentazione pilota promossa dalla Cooperativa Totem insieme alla Provincia di Varese e alla Scuola agraria del Parco di Monza. Il progetto ha visto la collaborazione con Ars Ambiente, Comune di Varese, Carrefour Italia e Coop Lombardia.
Una spesa senza imballaggi
Grazie al progetto è stato possibile promuovere una spesa senza imballaggi, attraverso l’uso di retine per la frutta e la verdura e di contenitori riutilizzabili per i prodotti al banco.
La Cooperativa Totem ha recentemente messo online un documentario in cui ha raccontato l’esperienza di due famiglie varesine, una ormai esperta e veterana del progetto, mentre l’altra alle prime armi. L’obiettivo infatti è quello di dimostrare che tutti possono fare la propria parte, basta acquisire delle semplici abitudini e adattarle al proprio stile di vita.
I protagonisti del documentario di “Famiglie Sballate” sono Chiara e Lorenzo, insegnante lei e architetto lui, che nel 2018 sono diventati la prima famiglia del progetto nella provincia di Varese. Si raccontano, raccontano le motivazioni alla base della loro scelta di vita e poi si cimentano a fare da coach a Lelia e Fabio. I due della coppia, infatti, si definiscono grandissimi produttori di rifiuti. Insegnante lei, illustratore lui, hanno una famiglia molto numerosa, composta da tre figli e quattro ragazzi in affido temporaneo. In una settimana producono 4 sacchi di plastica e 2 bidoni della carta. Riuscirà questa famiglia allargata, ad adottare dei comportamenti eco-friendly?
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