Secondo dati ufficiali sono in forte aumento gli over 60 affetti da ludopatia e da alcolismo. Sono quasi 3 milioni gli anziani che fanno uso abituale di bevande alcoliche; stessa cifra per quelli che giocano d’azzardo
Chi crede che le dipendenze siano un problema specificatamente giovanile, è in errore. Cresce costantemente, infatti, il numero delle persone anziane che hanno problemi legati all’alcol e al gioco d’azzardo. Basta leggere i numeri.
Nella Relazione 2019 trasmessa dal Ministero della Salute al Parlamento, sugli interventi in materia di alcol e problemi correlati, risulta che 8,6 milioni di persone (6,1 milioni maschi e 2,5 milioni femmine), di età superiore agli 11 anni, sono consumatori abituali di bevande alcoliche (dati riferiti al 2017). Tra questi, le fasce di età più a rischio sono quella tra i 16 e i 17 anni, pari a circa 700mila adolescenti, e quella tra i 65 e i 75 anni, ovvero 2,7 milioni di ultra sessantacinquenni.
Tra i consumatori over c’è una netta prevalenza degli uomini, mentre tra i minorenni non esistono disparità significative. Sempre nel 2017, 68mila persone si sono rivolte ai Servizi Alcologici, e tra queste il 27,1% era composto da nuove persone in cerca di aiuto. Il 75,1% di chi ha fatto ricorso ai Servizi Alcologici aveva un’età compresa tra i 30 e i 59 anni, mentre il 17,4% era oltre i 60 anni. La bevanda alcolica maggiormente consumata è il vino (48,1%), seguito dalla birra (27,1%), dai superalcolici (10,3%) e dagli aperitivi, amari e digestivi (5,5%); il vino è generalmente più utilizzato al Nord, mentre la birra e i superalcolici al Sud. Ma anche sul fronte del gioco d’azzardo i numeri sono allarmanti.
Secondo l’Agenzia Dogane e Monopoli, nel 2017 gli italiani hanno speso 101,8 miliardi di euro per tentare la fortuna, per un totale di 17 milioni di giocatori. Per l’Istituto Superiore di Sanità, sono almeno 18 milioni gli italiani che hanno giocato d’azzardo nel 2017 e i cosiddetti “giocatori problematici” sarebbero più di un milione e mezzo.
Tra i giocatori over 65 sono tre milioni quelli che giocano abitualmente, soprattutto con le lotterie istantanee, 60 mila dei quali hanno problemi di ludopatia.
Dove mi gioco i soldi
Secondo i dati dell’Agenzia Dogane e Monopoli la cifra maggiore viene spesa alle slot machine (25,4 miliardi) e alle videolottery (23,5 miliardi), per un totale di 48,9 miliardi di euro. Seguono i giochi di carte (16,3 miliardi), le scommesse sportive (10 miliardi), le lotterie (9 miliardi) e il lotto (7,5 miliardi), a cui si aggiungono il bingo e le scommesse online.
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