È difficile raccontare l’Alzheimer, riuscire a dar voce a una patologia che agisce su una delle cose più preziose che abbiamo: i ricordi. Enrico Ruggeri ci ha provato con il suo ultimo singolo: “Dimentico”. Il brano, infatti, tratta proprio il tema della malattia, facendo provare all’ascoltatore tutte le fragilità di chi ne soffre. “Dimentico”, uscito lo scorso 21 aprile, supporta Il Paese Ritrovato, il progetto de “La Meridiana Società Cooperativa Sociale” di Monza: una vera e propria cittadina che ospita 64 persone con demenza e Alzheimer, unica in Italia.
“Dimentico”: la genesi della canzone
“Dimentico” nasce da un incontro. Siamo nell’estate del 2022 ed Enrico Ruggeri, Presidente della Nazionale Cantanti, conosce La Meridiana in occasione de La Partita del Cuore. Poco dopo vede un film, “The Father”, la storia di un uomo che vive l’esperienza della demenza e di una realtà deformata dai suoi ricordi e dalla sua percezione del mondo. L’artista si mette così alla chitarra e, nel giro di un’ora, testo e musica di “Dimentico” sono pronte.
Il testo di “Dimentico”
Come molte canzoni, anche questa ha il potere di tradurre in musica gli stati d’animo e di rendere le parole immagini nitide. “C’è una donna che mi dice ‘riposati papà’, capisco che mi ama e non so come si chiama”, canta Ruggeri nella prima strofa. “Non capisco più chi sono, non conosco più la mia scrittura, non ho più un carattere, non mostro più la mia natura”.
Sono parole di sofferenza, parole che riescono a raccontare la storia di tutte le famiglie che si ritrovano ad affrontare un caso di Alzheimer. Il testo, infatti, cerca di mettere ordine tra i pensieri di un uomo affetto dalla demenza e dà voce a chi, a volte, può perdere anche quella. Il valore della vita rimane al centro, con le sue fragilità e le opportunità che essa può svelare. La canzone, uscita il 21 aprile scorso, è accompagnata da un toccante videoclip ambientato proprio all’interno de Il Paese Ritrovato. I protagonisti sono proprio alcuni dei residenti con i rispettivi familiari: i volti, le espressioni, i sorrisi e i turbamenti sono propri di chi sta davvero attraversando questa esperienza.
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