Uno studio recente dimostra che la dieta mediterranea sembra modulare i batteri intestinali in modo da prevenire la perdita di vigore fisico e il deterioramento cognitivo con l’avanzare dell’età. I ricercatori hanno esaminato il microbiota intestinale di circa 600 persone di età compresa tra 65 e 79 anni in cinque Paesi (Francia, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito).
All’inizio dello studio, i partecipanti si sono suddivisi in tre sottogruppi in base ai loro profili dietetici e ai loro microbiomi intestinali: gli italiani, i francesi e gli inglesi, i soggetti olandesi e polacchi. La dieta mediterranea è risultata collegata a cambiamenti benefici nel microbiota intestinale se seguita per 12 mesi. La perdita di diversità batterica è stata ridotta, mentre sono aumentati i tipi di batteri collegabili a minore fragilità. Questi indicatori includono velocità di camminata e forza dell’impugnatura, nonché una migliore funzione cerebrale, compresa la memoria. Sono anche associati a livelli più bassi di proteine infiammatorie che potrebbero danneggiare la salute dell’individuo (come la proteina C-reattiva (CRP) e l’interleuchina-17).
I ricercatori sostengono che stabilizzando la comunità microbica intestinale, l’adesione alla dieta potrebbe facilitare la ritenzione di un microbiota sano e che questo studio potrebbe aiutare ad identificare i batteri associati all’invecchiamento in buona salute. Per gli anziani che hanno difficoltà di deglutizione su cui si è focalizzato lo studio, si potrebbero sviluppare trattamenti utili sotto forma di formulazione batterica viva per l’ingestione. Questo lavoro potrebbe forse servire a ritardare l’inizio o la progressione della fragilità senile.
SINTESI DI: Dieta mediterranea: da sempre la migliore, anche per sanare la flora intestinale, Gianfrancesco Cormaci, www.medicomunicare.it, 24-02-2020
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