Di sicuro la situazione degli ultimi mesi ha incrementato il volume di affari nel settore dell’e-commerce. Le motivazioni sono ovvie: chiusi in casa e impossibilitati ad uscire abbiamo acquistato di più on line. Ma, aspettando di conoscere meglio le cifre della crescita di questi consumi (negli ultimi anni sempre a doppia cifra), torniamo a fare un breve ripasso di quello che si può fare e quello che è meglio evitare. Come garantire allora pagamenti sicuri e protezione dei propri dati personali? Cominciamo dalle basi.
Prima regola: verifichiamo i bollini di sicurezza per gli acquisti online
La prima cosa da fare prima di qualsiasi cosa è verificare l’affidabilità del sito su cui intendiamo effettuare un acquisto on line. Se il sito dispone cioè dei bollini di sicurezza come “Trusted Shops” o “Symantec”. Anche il colore del lucchetto che appare nella parte esterna della URL è utilissimo e ci indica il livello di sicurezza del sito su cui stiamo navigando. Davanti ad un lucchetto rosso, fate attenzione!
Seconda regola: non facciamo acquisti mentre navighiamo su reti Wi-Fi pubbliche
Le reti Wi-Fi pubbliche possono essere letali, visto che facilitano l’accesso ai nostri dati personali. Quando si tratta di pagamenti online vanno assolutamente evitate. Un altro modo per rendere più difficile il tracciamento dei nostri dati consiste nel navigare in modalità privata (in incognito).
Terza regola: negli acquisti tra privati eseguiamo le transazioni su piattaforme più sicure
Anche quando si fanno acquisti e vendite di seconda mano è meglio affidarsi a siti e app che svolgono molto bene questa funzione.
Quarta regola: meglio impiegare carte di credito o Paypal
Paypal facilita i pagamenti: l’informazione da fornire infatti è molto ridotta col vantaggio che si tratta di una piattaforma di pagamento sicura. È meglio poi pagare con carta di credito che con carta di debito. Nel caso si sospetti una possibile frode, è molto più facile annullare il pagamento.
Quinta regola: anche i pagamenti NFC vanno protetti
I pagamenti con smartphone (NFC) si apprestano a dominare il futuro, ma anche qui ci vuole cautela. Il metodo è totalmente sicuro, forse però è il caso di proteggere lo smartphone con un codice pin o stabilendo una somma limite nei pagamenti.
Sesta regola: cerchiamo più informazioni possibili sul sito
Anche la quantità di informazione corporativa che troviamo sul sito su cui stiamo navigando, insieme alla pubblicazione di termini legali sulla protezione dei dati, è un indicatore della sicurezza del sito. Un altro trucco consiste nel vedere le recensioni degli altri utenti per avere maggiori informazioni.
Settima regola: prima di cliccare, pensiamoci su e leggiamo attentamente
Spesso i siti o le app chiedono il consenso per poterci “profilare”, cioè conoscere il nostro comportamento, attraverso i cookies, oppure online, attraverso le opzioni gps. Prima di accettare è bene leggere i messaggi per una maggiore consapevolezza.
Ottava regola: esercitiamo i diritti di protezione dei dati
La regolamentazione sui dati è ormai sempre più rigida con la GDPR, ma è importante conoscere i propri diritti ed esercitarli ogni volta sia necessario.
Nona regola: serve una password online sicura
È la modalità principale per evitare pericolosi attacchi hacker lì dove disponiamo di un account. Una password deve essere inespugnabile, composta di maiuscole, minuscole, numeri e lettere.
Decima regola: montiamo sempre un antivirus per navigare in sicurezza
Può fare davvero la differenza: installare un antivirus può essere fondamentale per evitare che qualcuno possa inserirsi nel nostro computer e rubare i nostri dati.
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