Le persone con diabete in Italia sono circa tre milioni e mezzo. Molte di loro necessitano di una somministrazione di insulina quotidiana attraverso iniezioni sottocutanee. Presto, però, potrebbe essere disponibile una modalità alternativa di assunzione.
Un gruppo di ricercatori canadesi della British Columbia University è riuscito a creare una tavoletta orale a base di insulina per curare il diabete. Questa invenzione permette un assorbimento analogo a quello delle iniezioni. Lo studio è stato pubblicato su Nature Scientific Reports. Per il momento, però, i test sono stati eseguiti solo su cavie. Non è stato, quindi, eseguito ancora su pazienti umani.
Perché una tavoletta orale e non una compressa
L’insulina, essendo una proteina, è particolarmente difficile da assumere per via orale, perché la maggior parte di essa verrebbe degradata nel passaggio attraverso stomaco e intestino, e dunque prima di arrivare al fegato dove dovrebbe agire regolando la produzione e l’assorbimento del glucosio.
Ecco perché gli scienziati hanno pensato ad un’altra modalità di assunzione: non una compressa ma una tavoletta da sciogliere in bocca che permette un assorbimento diretto senza passare dall’apparato digerente ma attraverso le mucose del cavo orale.
Potenziali benefici: meno rifiuti e maggiore accessibilità al farmaco
La velocità di assorbimento è analoga a quella iniettabile. Altri benefici riguardano i costi, l’accessibilità e la sostenibilità dell’assunzione. Questo perché aghi e siringhe non solo inquinano di più ma non sono disponibili in quantità ottimali in alcune parti del mondo.
Il prossimo passo, per curare il diabete, sarà dunque quello di testare le tavolette orali sull’uomo, e verificarne così l’efficacia.
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