Bruna Di Ciuccio. Appassionata di scrittura fin da piccola, ha continuato a coltivare questa passione e ama scrivere piccoli racconti. Partecipa da qualche anno al Concorso 50&Più. Vive a Livorno.
La nave era appena salpata, in lontananza si vedeva il porto ancora illuminato; la cabina era piccola come in tutte le navi, ma capiente, c’erano entrati tutti i vestiti, le cuccette erano ben disposte con piccole coperte di cotone, era diretta al nord Europa.
Irma era accanto a lui eccitata e felice per quel viaggio tanto atteso e sognato. Erano sposati da trent’anni, si erano sposati molto giovani e perciò erano ancora giovanili con i loro 50 anni, era il loro viaggio di nozze che non avevano potuto fare tanti anni prima, ora c’erano i figli, due, già grandi e Claudio e Irma avevano risparmiato un po’ di tempo per potersi concedere quella vacanza, avrebbero toccato anche la Russia, Sanpietroburgo tanto sognato in gioventù Stoccolma e la Lituania. La nave era bella ed accogliente, scale di cristallo, bar saloni da the, Teatro e con un rinfresco di benvenuto che avevano accolto i nostri amici.
Irma era quasi felice, voleva parlare a lungo con Claudio, non avevano mai l tempo di parlare, di ritrovarsi e quei trent’anni erano volati via; pensava di amare ancora il suo uomo, ma quella vacanza sarebbe stata una specie di prova del nove, era un po’ di tempo che non facevano l’amore, perché erano occupati con la casa ed il lavoro, non trovavano mai il momento giusto; la sera erano stanchi e durante il giorno mille incombenze li distraevano e se parlavano era dei figli, la professione ed i loro viaggi.
Ora tutto poteva cambiare, la sera c’era la cena, nel grande salone tutto illuminato, erano al 1° turno verso le 19, un’apparecchiatura perfetta con posate d’argento e un pranzo sontuoso, poi c’era il teatro con spettacoli di grande spessore e poi il ritorno in cabina.
Claudio e Irma si preparano per la notte, Claudio accenna un approccio e Irma cede felice.
Finalmente si stanno ritrovando.
L’indomani era un giorno di navigazione, il giorno dopo arrivavano a Sanpietroburgo, perciò la giornata passò tranquilla in attesa dello sbarco in Russia.
La partenza per Sanpietroburgo era di mattina presto, i nostri amici sono già pronti. Fanno la colazione abbondante e via verso i pullman che li attendono, ma arrivano in mezzo ad una gran confusione, Claudio sale sul pullman n.3 e Irma sale sul pullman n.2, non se ne preoccupano si sarebbero ritrovati la sera sulla nave.
Lungo il percorso Irma pensava a Claudio, si dispiaceva di non averlo accanto, c’era invece una vecchia signora molto elegante.
Quando arrivò in prossimità del Palazzo di Caterina, fu accolta da una grande confusione, c’erano file di turisti dappertutto, a fatica riuscì ad entrare con il suo gruppo.
Fu accolta da ori ed intere stanze tappezzate di ambra, luminose e preziose sculture e quadri, ben presto arrivò l’ora del saluto, un breve giro per la città austera e bella e poi il rientro sulla nave.
Era passata più di un’ora ma Claudio non arrivava, poi arrivò con il pullman n.3, ma, non era solo.
Una signora lo accompagnava.
Irma si precipitò verso di loro, era preoccupata per il ritardo e un po’ stupita di quella presenza, Claudio le presentò l’amica, una signora che abitava nel loro palazzo; Irma la riconobbe, fu molto meravigliata di vederla sulla stessa nave ma, fece buon viso a cattiva sorte.
Si misero a parlare e capì dai discorsi della Sig.ra Lucia (così si chiamava) che era al corrente del viaggio di Claudio e lentamente capì che tutto non era un caso.
Si salutarono e ognuno tornò nella propria cabina.
Si avvicinava l’ora della cena e Irma avrebbe voluto approfondire il discorso con Claudio il quale sfuggiva alle sue domande.
La cena ed il teatro, ma quando si ritirarono per andare a letto Irma si rivolse a Claudio chiedendo spiegazioni sulla Sig.ra Lucia il loro atteggiamento era molto confidenziale, e Irma lo aveva notato ed erano sorti in lei dei sospetti, perché anche altre volte, si ricordò, l’aveva notata nei paraggi del loro appartamento ed ora che ci ripensava, sembrava proprio che fosse uscita da casa loro.
Claudio era confuso, balbettava, poi crollò ed ammise che la conosceva molto bene e che fra loro c’era stata una storia qualche anno prima, era al corrente del viaggio ed era voluta venire per incontrarsi con Claudio.
Irma rimase in silenzio, il mondo le era crollato addosso, entrò in lei una paura sconosciuta, non immaginava che le cose stessero così, non aveva mai pensato che Claudio aver avuto altre relazioni.
Doveva essere il suo viaggio di nozze, invece forse era la fine di tutto; perché Claudio ammise di aver amato la Sig.ra Lucia e aveva accettato la crociera per incontrarla.
Non fece cenno al loro viaggio di nozze quasi fosse un pretesto, Irma si mise a piangere, si accovacci ciò nel suo lettino e aspettò il sonno che arrivò.
La mattina dopo il viaggio era quasi finito mancava solo un giorno, Irma telefonò ai figli, non poteva dirgli tutto, ma fece capire che il viaggio non era andato bene e forse mamma e papà avevano litigato e per un po’ sarebbero stati lontani.
Finalmente il viaggio finì, Claudio e Irma scesero dalla nave dove li aspettavano i figli. Irma si sentiva confusa, non voleva pianger, abbracciò i suoi figli e si incamminò verso la nuova abitazione senza Claudio, con grande amarezza per quel viaggio di nozze che era stato un addio.