Nel 2024 il mondo ha perso oltre 6 milioni di ettari di foreste, un’area grande quanto la Croazia. Il dato, diffuso dall’emittente Al Jazeera, evidenzia una tendenza allarmante con conseguenze devastanti per il clima e la biodiversità. Il disboscamento accelera il riscaldamento globale, intensifica eventi meteorologici estremi e aumenta il rischio di epidemie. Secondo il Financial Times, la distruzione delle foreste favorisce la diffusione di malattie: la deforestazione in Guinea, ad esempio, è stata associata all’epidemia di Ebola di pochi anni fa.
L’allarme viene confermato dal portale Earth.org, che sottolinea come l’alterazione degli ecosistemi provochi un incremento di infezioni trasmesse da vettori come la malaria e la dengue.
Tecnologie e strategie per salvare le foreste
La risposta arriva dal mondo della ricerca e dell’innovazione. Tecnologie avanzate come i biogas system, i droni per il monitoraggio e gli algoritmi di machine learning stanno rivoluzionando la lotta contro la deforestazione. Nello specifico:
– Biogas technology: come riportato da EnviroNews Nigeria, questa tecnologia offre un’alternativa sostenibile alla legna da ardere, utilizzando scarti organici per produrre energia pulita.
– Droni piantatori: droni avanzati sono in grado di trasportare e piantare fino a 2000 alberi per ettaro, ripristinando rapidamente le foreste danneggiate da incendi e catastrofi naturali.
– Intelligenza artificiale: grazie agli algoritmi predittivi, l’IA consente di identificare aree a rischio di deforestazione e contrastare il disboscamento illegale.
Il ruolo delle aziende e delle istituzioni
La lotta alla deforestazione non riguarda solo gli ambientalisti: anche governi e imprese giocano un ruolo chiave. Il governo britannico, ad esempio, ha annunciato investimenti superiori ai 200 milioni di sterline per progetti di riforestazione. Parallelamente, il settore privato si sta muovendo in maniera sempre più incisiva. Il World Economic Forum ha lanciato l’ambiziosa iniziativa di piantare un trilione di alberi entro il 2030, coinvolgendo aziende di tutto il mondo.
La multinazionale KONE, ad oggi, è tra le realtà che si distinguono per il loro impegno ambientale. “Al giorno d’oggi un’azienda deve essere non solo efficiente, ma anche responsabile nei confronti del Pianeta”, afferma Gilberto Crippa, Head of Customer Solution Engineering di KONE Italy & Iberica. L’azienda collabora con Etifor e l’iniziativa WOWnature per piantare alberi in Italia: solo nel 2024 ha contribuito a mettere a dimora oltre 3500 esemplari.
Le scelte individuali contano: cosa possiamo fare?
Non solo governi e aziende, ma anche i cittadini possono contribuire alla salvaguardia delle foreste attraverso scelte quotidiane consapevoli.
Ilaria Beretta, Coordinatrice dell’Alta Scuola per l’Ambiente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sottolinea l’importanza di adottare pratiche sostenibili: “Le aziende possono limitare la deforestazione attraverso politiche di approvvigionamento etico, riducendo la dipendenza da materie prime come caffè e olio di palma”.
Anche a livello individuale, è possibile fare la propria parte scegliendo prodotti certificati deforestation-free, preferendo il legno proveniente da foreste gestite responsabilmente e riducendo lo spreco alimentare per evitare che nuove terre vengano destinate all’agricoltura a discapito degli ecosistemi forestali.
La “strategia della UE per le foreste 2030” punta proprio a proteggere e ripristinare le foreste europee, promuovendo la gestione sostenibile e incentivando il rimboschimento. Oltre a finanziare progetti di riforestazione, è fondamentale ottimizzare l’uso del legno, favorendo materiali a basso impatto ambientale e contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico.
Un futuro ancora possibile
“La foresta è un organismo peculiare di gentilezza e benevolenza illimitate che non fa richieste per il suo sostentamento ed elargisce generosamente i prodotti della sua vita ed attività”, diceva il Buddha. Oggi queste parole assumono un significato ancora più urgente.
La Giornata Internazionale delle Foreste del 21 marzo non deve essere solo un momento di riflessione, ma un’occasione per agire. Il futuro delle foreste dipende dalle scelte che facciamo oggi: la tecnologia, la consapevolezza e l’impegno congiunto possono ancora invertire la rotta.
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