Il Senato approva l’emendamento al DDL per le politiche degli anziani che sancisce i benefici della relazione tra questi e i loro animali domestici.
Il DDL (Disegno di Legge Delega) sul sostegno agli anziani approvato dal Consiglio dei Ministri prevede nuove politiche in favore degli over, incentivando la dignità e l’autonomia all’interno di un invecchiamenti attivo. In questo quadro rientra l’emendamento approvato in X Commissione al Senato che introduce il valore della relazione tra l’anziano e il suo animale da compagnia nell’ottica di preservare l’indipendenza in età avanzata mantenendo una buona qualità di vita. Una volta approvato dal Parlamento, il DDL impegna il Governo a varare uno o più decreti legislativi entro il 31 gennaio 2024.
L’articolo 3 del Disegno di Legge Delega dedicato agli animali d’affezione
L’emendamento si inserisce nell’articolo 3 (invecchiamento attivo, promozione dell’inclusione sociale e prevenzione della fragilità). Il Governo dovrà legiferare tenendo conto della “relazione con gli animali d’affezione al fine di preservare l’indipendenza funzionale in età avanzata e mantenere una buona qualità di vita”. Un obiettivo, si legge nel disegno di legge, perseguibile attraverso l’individuazione, la promozione e l’attuazione di percorsi per il mantenimento delle capacità fisiche, intellettive, lavorative e sociali, mediante l’attività sportiva, le “cure non farmacologiche e la relazione con gli animali di affezione” (3.25).
Gli ambiti di attuazione
Nella volontà dei proponenti, la rettifica appena introdotta prevede una serie di applicazioni nei diversi ambiti della pet therapy applicata agli over. Nello specifico si chiede di garantire l’ingresso degli animali nei Centri per anziani e la possibilità per gli over 70 in difficoltà economiche di assistere i propri pet attraverso cure veterinarie gratuite. In aggiunta, si punta anche ad un’adeguata formazione degli operatori che assistono gli anziani riguardo alle esigenze dei loro animali domestici e, in caso di necessità, ad un supporto pratico all’anziano nella gestione quotidiana del suo compagno domestico.
Una salute “bestiale”
Il legislatore così introduce nel DDL il principio di promuovere il mantenimento degli animali da compagnia per contrastare la solitudine, preservare l’indipendenza funzionale e mantenere una buona qualità di vita in età avanzata. È infatti scientificamente dimostrato il ruolo di prevenzione e sostegno offerto dagli animali a chi si trova in là con gli anni. I benefici sono svariati: una migliore salute psico-fisica, maggiore grado di indipendenza, impegno e connessione sociale. Con una conseguente diminuzione dei costi socio-sanitari, un aspetto non secondario nel panorama di welfare attuale.
Gli animali domestici, alleati fedeli di un invecchiamento salutare
L’aggiunta era stata sollecitata anche dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), il cui presidente, Andrea Ungar, in una dichiarazione all’agenzia Ansa, la definisce “un passo importante”. Gli animali offrono agli esseri umani più fragili l’opportunità, attraverso le azioni di cura e nutrimento, di sentirsi necessari, di avere uno scopo e una routine quotidiana. E aiutano a rafforzare il senso di sicurezza, normalmente a rischio in una persona anziana. Ma, più di tutto, soddisfano il bisogno fondamentale di connessione con gli altri, fornendo un motivo importante per alzarsi la mattina ed uscire nel quartiere, aumentando così le conoscenze personali e la rete sociale.
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