Gli italiani cominciano a fidarsi dei processi di digitalizzazione e della necessità di condividere i dati personali con le istituzioni
S.O.S. digitalizzazione. Da un’indagine di Salesforce, azienda che si occupa di gestione delle relazioni con i clienti, emerge che il 73% dei cittadini pensa che le proprie informazioni siano al sicuro sulle piattaforme della Pubblica Amministrazione, e quattro persone su cinque sarebbero disposte a condividere anche più dati con lo Stato in cambio di comunicazioni più puntuali. Il 29% degli intervistati afferma inoltre di fidarsi della PA in materia di protezione dei propri dati. Il 47% riconosce che l’introduzione di nuove tecnologie possa spaventare, ma ritiene che sia necessaria per migliorare il benessere della società.
L’indagine Vm Ware 2021
La fiducia degli italiani è cresciuta nell’ultimo anno: secondo la ricerca Digital Frontiers condotta da Vm Ware nel 2021, l’accesso e l’utilizzo dei dati da parte del settore pubblico non faceva sentire sicuri i suoi utenti: il 49% degli intervistati non si sentiva sicuro nell’affidare i propri dati, nemmeno in forma aggregata e anonima, alla PA e alle aziende. Tra le cause individuate, la diffusione di notizie negative in merito, che avevano minato il rapporto di fiducia verso le amministrazioni che operano attraverso la condivisione dei dati personali.
Il processo di digitalizzazione
Il tema è anche al centro della Strategia Italia digitale 2026, contenuta nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la digitalizzazione, che dovrà portare a un’operabilità condivisa fra le diverse piattaforme, in modo che le informazioni relative ai cittadini siano a disposizione di tutte le amministrazioni in tempo reale. Dall’altra parte, i cittadini e le imprese potranno accedere ai servizi pubblici che forniranno, in un’unica soluzione, le informazioni necessarie alle diverse amministrazioni interessate.
Proteggere i dati personali
Da indicazione del Garante per la Protezione dei dati personali, bisogna limitare i dati trattati a quelli effettivamente necessari alle finalità previste dalla legge, secondo i principi di pertinenza, minimizzazione del ricorso ai dati e indispensabilità del loro impiego.
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