Ben, Arthur e Joe sono tre amici che vivono in una residenza per anziani in Florida; la loro esistenza trascorre tra chiacchiere e monotonia, spezzata dalle segrete scappatelle dei tre alla piscina di una villa disabitata che si trova accanto alla casa di riposo. Il loro segreto è ben custodito finché la villa non viene affittata da un gruppo di persone che utilizzano la grande piscina come “deposito” per alcuni strani contenitori. Ben, Arthur e Joe continuano le nuotate ma qualcosa di strano accade ai propri corpi: giorno dopo giorno acquistano un inusuale vigore. I tre anziani, infatti, sembra stiano tornando indietro nel tempo, tanto che persino il cancro che affligge Joe non esiste più. In realtà, l’acqua della piscina non ha niente di miracoloso, chi “fa il miracolo” sono quei bozzoli adagiati sul fondo della piscina, bozzoli che contengono creature extraterrestri in grado di emanare l’energia positiva che rinvigorisce il corpo dei tre anziani.
Questo è ciò che accade in Cocoon – film di grande successo degli Anni ’80, vincitore di due premi Oscar – ma dal momento che, nella vita reale, gli extraterrestri distributori di elisir di giovinezza ancora non hanno puntato le loro astronavi verso il nostro pianeta, l’unico modo per non farsi cogliere alla sprovvista dall’arrivo dell’età matura è quello di preparare il proprio corpo e la propria mente alla sfida del tempo… per tempo. Ed è bene continuare ad occuparsi del proprio benessere con costanza e dedizione, anche quando gli anni interessano più la carta d’identità che noi stessi.
Si sa che il progredire dell’invecchiamento è determinato da una componente genetica (sulla quale ancora non è possibile intervenire), ma anche da fattori esterni sui quali possiamo invece incidere perché dipendono dallo stile di vita che adottiamo, ovvero da cosa mangiamo, da quanto esercizio fisico facciamo durante il giorno, dalla nostra partecipazione alla vita sociale.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato, infatti, che se si conduce una vita attiva, anche in età avanzata, aumentano i benefici che vanno ad influenzare la salute fisica e mentale della persona, benefici che si traducono in un rallentamento del processo d’invecchiamento oltreché in una migliore qualità della vita.
Ma gli over 50 quanto hanno a cuore il proprio benessere? E gli stili di vita che adottano sono tutti salutari?
La risposta la si può trovare nell’indagine Silver Economy, una nuova grande economia. Chi sono, cosa fanno e cosa desiderano i Silver italiani. Realizzata da Format Research per 50&Più e Itinerari Previdenziali, la ricerca è stata effettuata su di un campione di 5.000 over 50.
Per prima cosa parliamo di alimentazione. Il 43,7% degli intervistati è consapevole che “la salute comincia a tavola” e quindi cerca di seguire una dieta corretta; il 32,1% lo fa qualche volta; il 17,1% molto raramente, mentre il 7,1% non si preoccupa affatto della dieta (Figura 1b).
L’80,3% sceglie il cibo tenendo conto del proprio stato di salute e della propria età; il 51,7% lo fa spesso; il 28,6%, invece, lo fa, sì, ma raramente. C’è, però, un 17,1% che non si preoccupa affatto né della salute né dell’età; mentre il 2,6% si ripromette di farlo in futuro (Figura 2). La consulenza di un dietologo, o comunque di uno specialista dell’alimentazione, è ricercata solo dal 15,3% degli intervistati. Tra questi, il 73,6% ricorre all’esperto per necessità legate alla salute, mentre il 26,4% lo fa per sua libera scelta. In prevalenza, a richiedere una consulenza nutrizionale sono le donne di età superiore ai 74 anni e residenti nel Nord.
Se a tavola gli over 50 prestano attenzione a ciò che mangiano, non sono altrettanto attenti alla forma fisica. Solo il 29,8% degli intervistati, infatti, dichiara di tenersi in forma facendo esercizio fisico in modo costante; il 7,4% lo fa qualche volta; il 34,4% lo fa molto raramente, mentre il 28,4% mai (Figura 1a). Gli over “più sportivi” hanno un’età compresa tra i 50 e i 64 anni, risiedono prevalentemente nel Nord-Est e si distribuiscono in egual misura tra uomini e donne.
Mens sana in corpore sano, dicevano i latini e, quindi, tenere in forma il corpo non basta; anche la mente va allenata e questo gli over 50 lo sanno bene. Il 66,3% degli intervistati, infatti, dichiara di tenere in forma la mente leggendo libri, giornali e non solo: anche i social media scendono in campo quando si parla di informazione. Il 24,8% non è così costante, tant’è che legge soltanto qualche volta, mentre il 2,3% è restìo ad ogni allenamento della mente (Figura 3). Infatti, alla domanda: “Tiene in forma la mente leggendo libri, giornali e media?”, la loro risposta categorica è stata “mai”. Decisamente pigri, non c’è che dire.
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