Un noto portale internazionale di prenotazione turistica ha appena diffuso i dati sulle abitudini di consumo in questo campo della generazione Z (giovani tra i 16 e i 24 anni). Lo stimolo viene dalle recenti iniziative sulla tutela del pianeta (Friday for future) promosse da Greta Tunberg e sostenute in tutto il mondo da suoi coetanei. Proprio questa generazione, almeno nelle aspettative dei ricercatori, avrebbe dovuto essere la più socialmente ed ecologicamente responsabile rispetto a chi è nato prima. La domanda che si pone lo studio è se i componenti della attuale generazione Z vivranno e viaggeranno secondo le aspettative in loro riposte e fino a dove seguiranno le orme di chi è già proiettato sulla strada dell’ecologismo.
Dallo studio emerge la conferma che i viaggiatori di tutte le età stanno iniziando a guardare con simpatia tutte le proposte di “viaggi green”. Questi i dati della ricerca: circa la metà dei viaggiatori globali di qualunque età (51%) sceglierebbe di ridurre le proprie emissioni di CO2, limitando le distanze percorse per i viaggi. I ragazzi della generazione Z affermano di preoccuparsi per la salute del pianeta e per gli effetti che le loro decisioni hanno sulla Terra. Oltre la metà (54%) dice che l’impatto ambientale dei loro viaggi sulle destinazioni finali è un fattore importante da considerare. Di nuovo, oltre la metà (52%) preferirebbe visitare una destinazione meno nota, se ciò potesse avere un minor impatto sull’ambiente.
Ciò che sorprende è che, guardando nello specifico al cosiddetto overtourism (turismo di massa a scapito della sostenibilità ambientale dei luoghi), il 63% della generazione Z considererebbe l’idea di non visitare una destinazione se sapesse che questa è minacciata dalla presenza di un numero eccessivo di turisti. Per evitarlo sarebbero disposti a scegliere mezzi di trasporto più eco-friendly (auto a noleggio ibride o elettriche, mezzi pubblici o bici). Contrariamente alle aspettative, in questo caso però i giovanissimi sono superati in sensibilità ecologica dagli over 55 (baby boomer), dalla generazione X (persone tra i 40 e i 54 anni) e dai millennial (chi ha tra 25 e 39 anni). Infatti, il 67% dei baby boomer e il 65% dei millennial e della generazione X rinuncerebbero a una destinazione per limitare i danni da overtourism.
Quanto alla disponibilità a prenotare alloggi in strutture eco-friendly, anche qui la generazione Z dimostra una spiccata attenzione (56%), anche se in misura inferiore rispetto alle generazioni precedenti che, nel caso dei baby boomer, raggiunge il 62% delle scelte di alloggi green, seguiti dal 60% della generazione X e dal 58% dei millennial.
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