I volontari dell’Associazione spagnola “Som Base” (“Noi siamo il Sostegno”) chiedono di introdurre il sostegno affettivo nella Carta dei Diritti Universali dell’Onu.
La solitudine, quando non è cercata, è una condizione di sofferenza per l’essere umano, che trova terreno fertile in alcuni aspetti peculiari della società moderna. Diversi studi mettono in guardia sui possibili risvolti negativi legati all’isolamento e alla mancanza di contatto sociale ed affettivo, particolarmente nella terza età. Il contesto pandemico ha, di fatto, solo accentuato un malessere già esistente.
Italia: il Rapporto Istat
La solitudine degli over, infatti, è un fenomeno diffuso a livello nazionale. Secondo il rapporto Istat 2018, il 16% degli italiani tra i 55 e i 74 anni vive sola. Percentuale più che raddoppiata (38,35%) nelle età successive. Sempre la stessa fonte evidenzia che circa il 40% degli over 75 dichiara di non avere parenti né amici cui far riferimento in caso di bisogno. Dati peraltro non dissimili dal precedente rapporto Eurostat.
Il Ministero della Solitudine
Vari sondaggi condotti nei diversi paesi europei confermano come il problema sia ampiamente condiviso in tutto il vecchio continente. Dopo che un rapporto sulla solitudine, commissionato dalla Croce Rossa britannica, ha “scoperchiato il vaso di Pandora” dichiarando che più di 3 milioni e mezzo di over 65 considerano la televisione come principale compagna delle loro giornate, nel Regno Unito è nato il “Ministero della Solitudine”. Istituito nel 2018 con il compito di migliorare il benessere psicofisico dei cittadini britannici, è il segnale che senza una volontà politica il sistema di solidarietà sociale non è in grado di far fronte alla diffusa assenza di legami affettivi.
Il sociale ha bisogno della politica
L’esempio d’Oltremanica evidenzia che leggi e buone pratiche da sole non bastano più. È necessario che il comparto sociale riceva un appoggio da tutte le forze politiche, senza condizionamenti di parte o economici. È questo l’obiettivo del progetto DA +, messo in campo dall’associazione Som Base, per il riconoscimento del Diritto Universale al Sostegno Affettivo. Secondo i promotori, infatti, l’appoggio offerto dalla compagnia di un altro essere umano va aggiunto all’elenco dei diritti fondamentali, come quello ad una fine dignitosa, al lavoro e alla casa.
Som Base, la politica al fianco delle persone
Una delle anime di questa crociata è Maurici Blancafort, esperto di volontariato per la terza età e fondatore di Som Base. Questa associazione, formata da politici impegnati nel volontariato, è nata a Barcellona alla fine del 2017 «con l’obiettivo di influenzare le politiche che riguardano le persone», come ricorda lo stesso Blancafort. «Sappiamo – afferma quest’ultimo – che l’azione sociale non è sempre sufficiente per cambiare la società e che il più delle volte è necessario il coinvolgimento dei politici».
Primo passo: il Parlamento spagnolo
Nel documento del progetto si legge che «tutte le persone hanno il diritto di interagire e di essere trattate con affetto. Di sentirsi parte di un rapporto affettivo libero, diretto, rispettoso e consensuale». Dopo mesi di lavoro e con l’appoggio di Enti e Associazioni per la terza età, il 22 febbraio scorso Maurici Blancafort ha presentato l’iniziativa al Parlamento spagnolo. Ha esortato tutte le forze politiche a riconoscere all’unanimità il diritto al sostegno emotivo. Così da aprire la strada al suo riconoscimento come Legge Universale.
Secondo passo: il tavolo Onu
Parallelamente, Som Base ha presentato una Dichiarazione al Consiglio Comunale di Barcellona, con lo scopo di fare della capitale catalana il primo municipio a riconoscere questo diritto ai suoi concittadini. Barcellona farà così da apripista per le Istituzioni di tutto il paese. Una volta centrato l’obiettivo nel Paese, il progetto sarà presentato alle Nazioni Unite. Ma intanto il primo risultato già raggiunto da DA + è quello di avere ricevuto l’approvazione di tutte le forze politiche, senza distinzione, perché, sostengono i promotori, «sradicare la solitudine a favore del sostegno affettivo è affare di tutti».
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