Fra i giovani russi che hanno deciso di lasciare il paese e trasferirsi in Kazakhstan c’è Amir, 28 anni, direttore creativo di Loud Fish, un’agenzia di comunicazione creata con un gruppo di coetanei, che ha fatto degli sketch pubblicitari “non ufficiali” una delle ragioni del suo successo commerciale.
Partito da Kazan, capitale della regione autonoma del Tatarstan, nella Federazione Russa, Amir ha scelto la città di Almaty per le possibilità di lavoro che poteva offrirgli e anche altri colleghi dell’agenzia hanno fatto la stessa scelta.
“Il conflitto contro l’Ucraina ha reso difficile restare nel mio paese – racconta Amir – anche se il desiderio di tornare a casa c’è ancora. Ma l’annuncio della mobilitazione parziale non ha lasciato altra scelta a chi come me non ha mai pensato di prendere le armi e andare a combattere.”
La fortuna di Amir è stata quella di avere la famiglia dalla sua parte, che lo ha supportato nella scelta di partire e non lo ha mai giudicato un traditore, come accaduto in casa di altri suoi coetanei che si sono ribellati all’obbligo militare o si sono dichiarati contro la guerra.
Il primo lavoro realizzato dal giovane e dalla sua agenzia in Kazakhstan prende spunto proprio dal viaggio di chi, come lui, ha fatto la scelta di migrare nel più grande paese confinante e qui ad accoglierlo troverà un prodotto che avrà metaforicamente il sapore della libertà, ossia il famoso cioccolato kazako.
Lo sketch è diventato subito virale sui social, Telegram in particolare, e per la Loud Fish è stato il punto di partenza di una nuova vita fuori dalla Russia.
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