A 74 anni ha deciso di partecipare alla sua prima maratona, e così si è iscritto al prossimo appuntamento di Londra di ottobre. Si chiama Rajinder Singh, vive nel Regno Unito ma è originario del Punjab: è diventato famoso durante la pandemia grazie ai video dei suoi allenamenti in giardino postati sul profilo Instagram.
Il suo record a oggi è di 13 miglia, ma sta lavorando per aumentare le distanze, nonostante i problemi alla schiena a causa dell’artrite reumatoide e al ginocchio destro a causa del morso di un cane di qualche anno fa. «L’esercizio è la mia linfa vitale – dice – e lo sport è la mia famiglia».
Dall’India a Londra, sempre correndo grazie al padre
Rajinder Singh ha corso per tutta la vita, sin da quando aveva cinque anni e seguiva il padre al lavoro nei campi nel villaggio di Devidaspura. L’uomo, appassionato di atletica ed ex soldato, lo sfidava nella corsa per gioco, per poi lasciarlo vincere. Alla fine gli ha trasmesso il suo entusiasmo per lo sport all’aria aperta e per le competizioni di velocità.
Dopo l’infanzia in India, nel 1971 Rajinder decide di trasferirsi in Inghilterra dallo zio, e con i soldi del primo lavoro nella ditta di riparazioni di famiglia, acquista una tuta per i suoi allenamenti. Da allora non ha mai smesso di correre, nonostante abbia cambiato lavoro molte volte, e per 28 anni abbia fatto il falegname, il fornaio, l’autista all’aeroporto di Heathrow, in alcuni casi anche con turni massacranti da sedici o venti ore al giorno, per potersi permettere l’acquisto di una casa.
Una famiglia unita dallo sport
Oggi per fortuna ha più tempo libero e si allena con la figlia Minreet e la moglie, Pritpal Kaur, 70 anni, anche lei molto sportiva e appassionata di hula hoop. Nel frattempo ha consolidato anche la sua presenza online, dove è conosciuto dai suoi followers come the Skipping Sikh, ovvero il “sikh saltatore”. «Ogni volta che corro non sono mai solo – dice – perché al primo passo mi viene in mente mio padre, che è sempre con me».
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