Il 2024 si appresta ad essere l’anno più caldo di sempre, con effetti diretti sulla salute umana. Ma non è ancora troppo tardi per intervenire
Il surriscaldamento globale è una realtà. La conferma arriva anche da Copernicus, il servizio di monitoraggio climatico dell’UE, che avverte: il 2024 sarà sicuramente l’anno più caldo di sempre. E anche il primo con una temperatura media globale di 1,5 gradi sopra i livelli preindustriali. Insieme alle temperature aumenterà anche la possibilità di contrarre alcune malattie infettive.
Record climatico e benessere
Qualche dato: la temperatura media in Europa per ottobre 2024 è stata di 10,83 °C, 1,23 °C in più rispetto alla media di ottobre 1991-2020, rendendo il mese il 5° ottobre più caldo mai registrato nel vecchio continente. Questo record delle temperature globali ha effetti diretti sulla salute umana, e incrementa il rischio di malattie trasmesse attraverso acqua, cibo, insetti e parassiti. Lo affermano gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), commentando l’allerta lanciata dall’osservatorio.
Caldo e patologie
Il surriscaldamento globale altera l’equilibrio di tutti gli ecosistemi minacciando gli elementi essenziali della vita umana come acqua, aria e cibo, e modifica la frequenza e la distribuzione di molte malattie infettive – spiega Sima – L’aumento delle temperature medie crea le condizioni ideali per la trasmissione di molteplici agenti patogeni: grazie alla maggiore umidità proliferano ad esempio zecche, zanzare e parassiti che diffondono malattie anche gravi come il virus Zika, la febbre dengue e la malaria.
Le conseguenze sulla salute
Cresce anche l’esposizione alle malattie idrotrasmesse: piogge intense e alluvioni, eventi direttamente connessi al cambiamento climatico, fanno straripare corsi d’acqua e mandano in tilt le reti fognarie, diffondendo tra la popolazione agenti virali quali virus delle epatiti A ed E, Enterovirus, Adenovirus, Norovirus, Rotavirus, contaminando anche la catena alimentare. E proprio sul fronte del cibo il surriscaldamento globale incrementa la sopravvivenza delle cisti di protozoi patogeni e i batteri responsabili di alcune sindromi gastroenteriche, anche a causa della contaminazione di alcuni prodotti alimentari, come ad esempio i prodotti ittici.
Soffrire di solastalgia, ovvero di ansia climatica
“A tali fenomeni si associa quello psicologico, che non deve essere sottovalutato” – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani –. Di recente è nata una nuova parola, “solastalgia”, che indica proprio l’angoscia provocata dal drastico cambiamento del clima. Gli eventi climatici estremi, infatti – come ricorda Miani – provocano uno stato di stress e ansia tra le persone più vulnerabili, che può sfociare in disturbi post-traumatici.
Investire oggi per domani, ancora si può
I dati di Copernicus sul surriscaldamento globale, come sottolinea la vicedirettrice Samantha Burgess, saranno alla base della prossima Conferenza sui cambiamenti climatici, COP29. La scelta del luogo, Baku, in Arzebaijan, non è casuale. L’Azerbaijan, infatti, si è impegnato a sviluppare il suo potenziale di energia rinnovabile, per ridurre le emissioni di gas serra del 40% entro il 2050 e aumentare la capacità di rinnovabili del 30% entro il 2030. Il paese si impegna così a dare il buon esempio per la salute di tutti.
© Riproduzione riservata