La conservazione del patrimonio culturale (soprattutto in Italia) richiede soluzioni sempre più avanzate e sostenibili. Un’importante innovazione arriva dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dove l’Istituto di Geoscienze e Georisorse (CNR-Igg) ha sviluppato un idrogel green per la pulizia delle superfici lapidee di monumenti e opere d’arte.
Una tecnologia che permette di rimuovere sporco e incrostazioni senza danneggiare i materiali e rispettando l’ambiente.
Un nuovo traguardo nel restauro ecologico
Il progetto, coordinato dalla ricercatrice Mara Camaiti in collaborazione con il professor Orlando Vaselli (Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Firenze) e Chimica Italiana Restauri (CIR – divisione di Costanter SpA), fa parte del Programma Operativo Nazionale (PON) di ricerca e innovazione “Design and development of advanced eco-friendly cleaning, consolidating and protective agents for stone artifact restoration”.
Alla base di questa innovazione c’è il lavoro del dottorando Cristiano Romiti, che ha sviluppato la nuova formulazione.
L’idrogel si presenta come una miscela di agenti chelanti di derivazione organica, in grado di rimuovere in modo selettivo incrostazioni, patine nere e macchie di ruggine dalle superfici lapidee di edifici storici e monumentali. Un aspetto fondamentale, sottolinea Camaiti, è la sua natura poco invasiva, poiché agisce solo sugli strati più esterni della pietra senza alterarne la struttura interna. “In questo modo, eventuali microlesioni o preesistenti segnali di degrado non vengono aggravati, a beneficio della conservazione a lungo termine dei manufatti”, ha spiegato la ricercatrice.
Come funziona l’idrogel green
Gli idrogel per la pulizia delle superfici monumentali si distinguono per la loro capacità di trattenere l’umidità e rilasciare gradualmente i principi attivi, facilitando così la rimozione di depositi superficiali senza bisogno di azioni meccaniche invasive. Questo aspetto è cruciale per la salvaguardia di materiali porosi come marmo, pietra calcarea e intonaci decorati.
I principali vantaggi
Il nuovo idrogel sviluppato dal CNR presenta una serie di vantaggi significativi:
– Sicurezza e sostenibilità: completamente biodegradabile, senza residui tossici.
– Applicazione mirata: la consistenza gelatinosa permette un intervento preciso, evitando il contatto con aree non interessate.
– Riduzione dei danni: non necessita di sfregamento, prevenendo l’erosione delle superfici antiche.
– Versatilità: efficace su diversi materiali lapidei e su opere esposte a inquinamento urbano e atmosferico.
– Risparmio idrico: l’uso del gel riduce il consumo di acqua rispetto ai metodi tradizionali.
“La vera forza di questa tecnologia – ha detto ancora la professoressa Camaiti – sta nell’aver combinato efficacia pulente, risparmio idrico e minimo impatto ambientale, garantendo al contempo la sicurezza degli operatori. Il gel, inoltre, rimane stabile nel tempo e si presta ad un uso immediato, consentendo di modulare le tempistiche di applicazione a seconda del livello di incrostazione”.
Applicazioni e test
L’efficacia dell’idrogel green è stata dimostrata attraverso numerosi test di laboratorio e applicazioni pratiche su monumenti di grande valore storico. Il CNR ha condotto esperimenti su opere architettoniche caratterizzate da incrostazioni e depositi atmosferici, riscontrando una notevole capacità di rimozione dello sporco senza alterazioni visibili dei materiali originali.
Il futuro è nel restauro sostenibile
Il passo successivo è già in atto: il CNR, l’Università di Firenze e l’azienda Costanter-CIR hanno depositato a luglio 2024 la domanda di brevetto per la nuova tecnologia e siglato un accordo di licenza per la sua valorizzazione economica. Questo ha portato alla recentissima immissione sul mercato di due formulazioni, una destinata prevalentemente ai beni culturali e una ad edifici civili.
In questa prospettiva, il nuovo idrogel promette di rivoluzionare il modo in cui si interviene sulla salvaguardia del nostro patrimonio artistico, combinando innovazione, rispetto per l’ambiente e attenzione ai dettagli.
Foto: Maria Letizia Avato/Shutterstock
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