Di furti e raggiri, persino mentre si è intenti a prelevare del denaro ad uno sportello automatico (Atm), sono purtroppo piene le cronache. Le vittime predilette dai malviventi sono spesso gli anziani, ma il fenomeno è assai vasto e tocca tutti. Tra gli ultimi episodi, culminati con l’arresto dei truffatori, c’è proprio quello dello “sportello difettoso”.
In pratica, funziona così: davanti a uno sportello, appena digitato il codice di sicurezza (Pin) per prelevare, qualcuno vi si avvicina avvisando che questo non funziona. Così, vi consiglia di provarne un altro. Nel frattempo, però, mentre siete intenti a rivolgervi all’altro sportello, quello che avete abbandonato eroga il denaro agli abili truffatori.
Una guida per andare in banca in sicurezza, ma non solo
È bene quindi prestare sempre la massima attenzione a chi abbiamo intorno. Insomma, gli episodi di criminalità sono i più vari e all’ordine del giorno. Se gli anziani debbono fare maggiormente attenzione, l’allerta tuttavia vale davvero per tutti.
Per questo, particolarmente utile è la guida realizzata dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, insieme a Ossif, il Centro di ricerca dell’ABI sulla sicurezza anticrimine. Uno strumento che può vantare anche la collaborazione di banche e Associazioni dei consumatori che lavorano con ABI al Progetto Trasparenza Semplice.
La guida offre un vademecun su come andare in banca in sicurezza, effettuare pagamenti con carte e prelevare contanti allo sportello automatico (Atm) senza correre rischi, evitare di cadere in truffe telefoniche. Con un linguaggio semplice e diverse infografiche, si rivolge a tutti i cittadini a partire da quelli più esposti al rischio di truffe, scippi e raggiri. Ma, oltre a fornire indicazioni su come comportarsi per agire in sicurezza, le infografiche offrono anche informazioni su cosa fare quando si è vittime di truffe, specificando i soggetti a cui rivolgersi.
I comportamenti generali da seguire
La prima regola generale è controllare periodicamente i movimenti sul proprio conto corrente e conservare con cura i codici di accesso ai servizi bancari da remoto e il codice di sicurezza (Pin) delle proprie carte di pagamento, strettamente personale.
Inoltre, per non esporsi a rischi, è bene prediligere – lì dove è possibile – i servizi digitali. Permettono infatti di effettuare operazioni senza recarsi in filiale, quali l’accredito della pensione sul conto corrente e la domiciliazione delle utenze. Ma vediamo di seguito più nel dettaglio alcuni consigli, dall’andare in banca al contrasto alle truffe telefoniche.
Andando in banca le tre cose da non fare
Sono tre gli accorgimenti fondamentali da seguire quando ci si reca in banca:
- non essere “abitudinari”: evitiamo, ad esempio, di andare in filiale sempre al medesimo giorno ed ora o facendo ogni volta lo stesso percorso;
- non lasciamoci avvicinare da sconosciuti;
- non lasciamo mai incustoditi o in vista denaro, borse od oggetti di valore.
Una volta allo sportello automatico (Atm) prelevare il giusto necessario
Una volta arrivati allo sportello automatico, bisogna evitare di prelevare somme ingenti di denaro e prestare attenzione al proprio Pin:
- preleviamo solo il denaro necessario e riponiamolo subito al sicuro;
- assicuriamoci di non essere visti durante la digitazione del codice segreto della carta (Pin) e di non avere estranei troppo vicini. Contattiamo la banca o rivolgiamoci al servizio clienti della nostra carta se sospettiamo di essere stati “spiati”;
- verifichiamo che l’apparecchio non presenti anomalie o irregolarità;
- custodiamo sempre le credenziali delle carte in un luogo sicuro, mai nel portafoglio o nella memoria del cellulare.
Attenzione alle truffe telefoniche
Ma i pericoli possono correre anche sulla linea telefonica. Ad esempio, quando qualcuno ci chiama sollecitando un bonifico non fatto per un servizio o avanzando altre scuse per carpire informazioni finanziare, come codici personali o numero di conto corrente. Quindi:
- non dobbiamo prendere assolutamente in considerazione la richiesta telefonica di effettuare bonifici per pagare servizi o utenze, o in considerazione di richieste di denaro anche in relazione a parenti stretti cui il frodatore potrebbe alludere;
- non dobbiamo fornire alcun tipo di informazione finanziaria ad operatori telefonici: nessuna banca o altro soggetto di natura finanziaria può chiederci telefonicamente le credenziali di accesso al conto corrente online o le coordinate bancarie;
- in caso di dubbi, contattiamo la banca e chiediamo ragguagli.
Cosa fare se ci rendiamo conto di avere subito una truffa
Non bisogna esitare a sporgere denuncia appena si scopre di aver subito una truffa. E, in caso di prelievo fraudolento, è necessario bloccare immediatamente la propria carta di pagamento. Ecco i consigli:
- sporgiamo querela verso ignoti alle Autorità competenti (come Polizia e Carabinieri), disconoscendo esplicitamente le operazioni finanziarie che ci sono state illegittimamente attribuite;
- in caso di frodi su carte di pagamento, blocchiamo immediatamente la nostra carta chiamando il servizio clienti della banca o emittente;
- inviamo una raccomandata alla banca evidenziando i fatti ed allegando sempre copia della denuncia e di un documento di identità.
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