Lucia D’Abarno.
Vive a Roma. Ha studiato all’Università presso la facoltà di architettura ed è studiosa di poesia, letteratura e storia. Partecipa al Concorso 50&Più per la terza volta; nel 2016 e 2019 ha ricevuto la Menzione speciale della Giuria per la poesia. Nel 2019 ha conseguito, inoltre, il riconoscimento al merito dall’Accademia Internazionale “Apollo Dionisiaco”.
Con grandi occhi guardava il mondo,
la mente viaggiava,
voleva piantare l’albero della vita
su questo Pianeta.
Le domande
confuse e senza risposte
galoppavano dentro,
simile a Icaro raggiunse il cielo.
Volò, volò via quasi a sfiorare il sole,
le nuvole gli aprivano il varco.
Chiuse gli occhi e sognò,
era felice,
aveva avuto il coraggio di fuggire.
Il cuore invadente
ritmava veloce nel respiro.
All’improvviso si sentì leggero,
senza rimpianti sognava ancora.
Ora i suoi occhi brillano,
corre negli spazi sterminati,
voleva solo vivere con dignità,
con le sue ali solari di ragazzo
e volerà ancora
accanto alla sua nuova stella.
La poesia è dedicata al ragazzino ivoriano
trovato morto a Parigi dentro un aereo.