Ci voleva la quarantena globale per scatenare la creatività. Ci voleva la pandemia per far rimettere in gioco un grande della musica mondiale.
Bob Dylan infatti, dopo 8 anni di silenzio, ha rilasciato a sorpresa un brano lungo 17 minuti. Si intitola Murder Most Foul. Il lancio del pezzo, sui Social, è stato accompagnato da un messaggio di ringraziamento ai fan: «Saluti a tutti i miei follower con gratitudine per tutto il vostro supporto e la vostra lealtà, che mi avete dimostrato per tutti questi anni».
Su Youtube il video ha registrato già 2 milioni di visitatori. Ma anche a “casa nostra” il genio non è da meno. La quarantena sembra aver risvegliato la creatività di molti.
Il regista Gabriele Salvatores ha iniziato a girare un film collettivo che racconti l’Italia alle prese con una delle più grandi emergenze sanitarie della storia. Viaggio in Italia: questo il titolo del docu-film che sarà realizzato con il contributo dei filmati di vita privata che le persone potranno inviare alla produzione.
Su Instagram, intanto, si moltiplicano gli appelli degli influencers che chiedono ai propri fan aiuto per realizzare dei video o clip musicali.
Così come ha fatto Pietro Sabatini, giovane di Arezzo in arte Phyton. Pietro ha scritto una canzone per descrivere il momento storico vissuto da tanti adolescenti.
Il brano, si chiama Virus, ed è accompagnato da un video che ritrae la città vuota, piazze e strade prive di veicoli e persone. Nel filmato appaiono anche tanti ragazzi aretini, che hanno girato da soli, nelle proprie case, dei piccoli video mostrando la loro quotidianità.
E poi c’è chi si è spinto oltre. Chi ha ripreso un motivo cult, come Attenti al lupo di Lucio Dalla, rivisitandolo in chiave più attuale che mai. Si chiama Attenti al Virus ed è l’idea di Giacomo Augugliaro, un giovane di Malgrate (Lecco) che ha coinvolto l’intera famiglia della moglie per raccontare l’isolamento di questi giorni. La quarantena ha risvegliato simpaticamente la sua creatività.
I tre nuclei familiari vivono in un edificio di tre piani. Gli inquilini sono stati ripresi, dal loro balcone, grazie all’uso di un drone. Il risultato non può non strappare un sorriso. Ed è proprio questo l’obiettivo dell’autore: dare un minuto di leggerezza ai suoi colleghi che, negli ospedali, stanno combattendo contro un nemico invisibile e terribile. Giacomo, infatti, è un tecnico radiologo all’Ospedale San Gerardo di Monza.
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