Maggio sancisce l’inizio della “stagione” del modello 730 , attraverso il quale è possibile detrarre una serie di spese effettuate nell’anno d’imposta precedente. Tra queste, anche quelle relative alle cure termali, se sussistono alcune condizioni
Il 730 può essere presentato da lavoratori (dipendenti, titolari di redditi assimilati, titolari di redditi derivanti da collaborazione coordinata continuativa), percettori di indennità sostitutive di reddito da lavoro dipendente e pensionati.
All’interno di questo modello è possibile riportare le spese che danno diritto a rimborso Irpef. Ad esempio, quelle inerenti le cure termali che, rientrando nella macro-categoria delle spese mediche, possono essere definite prestazioni.
Detrazione per cure termali: requisiti e importo minimo di spesa
Il trattamento termale è detraibile se è stato effettuato previa prescrizione medica comprovante la correlazione tra patologia e prestazione, presso strutture pubbliche e private, anche non accreditate. Si può usufruire della detrazione, che spetta nella misura del 19%, se la spesa è stata pari o superiore a 129,11 euro. Per importi inferiori a questa cifra non può essere richiesto il rimborso.
Per quali patologie è prevista la detrazione per cure termali?
Tra le principali, segnaliamo:
- artrosi (generalizzata e localizzata);
- rinite ( cronica e allergica);
- ipertrofia dei turbinati nasali;
- polipi della cavità nasale;
- dermatite (seborroica, e atopica e affezioni correlate);
- acne;
- psoriasi.
Non danno diritto a rimborso Irpef, invece, le spese di viaggio sostenute per raggiungere il luogo in cui si sono svolte le cure termali e quelle di pernottamento.
Detrazione per cure termali e familiari a carico
È possibile inserire nel modello 730 anche le spese relative a familiare/figlio fiscalmente a carico. Familiari/figli vengono considerati fiscalmente a carico se hanno percepito un reddito minore o uguale a 2.840, 51 euro, comprensivi di oneri deducibili. In caso di figli di età non superiore a 24 anni, il tetto reddituale entro cui sono fiscalmente a carico sale a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili.
Quali documenti sono necessari per usufruire del rimborso Irpef?
Le spese relative a cure termali devono essere certificate, allegando al 730:
- ricetta medica con prescrizione;
- ticket di pagamento (se la prestazione è stata erogata nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale);
- fatture e ricevute di pagamento;
- scontrini parlanti, che riportano il codice fiscale della persona che ha fruito della prestazione.
Inoltre, gli originali di questi documenti devono essere conservati fino al 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione del modello 730, poiché Agenzia delle Entrate potrebbe effettuare dei controlli.
Cure termali e tracciabilità
Ai fini del rimborso Irpef non c’è l’obbligo di eseguire il pagamento mediante strumenti tracciabili (es: bonifici, versamenti bancari/postali, transazione eseguite con carta di credito o debito), se la prestazione è stata effettuata presso strutture pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale. Se, invece, le cure termali sono state effettuate presso strutture private non accreditate, è previsto l’obbligo di tracciabilità.
© Riproduzione riservata